Sponsor FIFA. Coinvolta in uno scandalo senza precedenti, la FIFA, oggi, vive una situazione in cui a repentaglio non c’è solo l’etica, quanto il valore di un marchio che, nel corso degli anni, ha saputo attrarre partner commerciali di assoluto valore. Non è un caso infatti che, dopo l’addio congiunto come top sponsor FIFA dei giganti Sony e Emirates, Castrol e Johnson&Johnson (e il mancato rinnovo di Continental, per un danno da 50 milioni), potrebbe arrivare ora anche quello del suo partner storico Adidas, patrocinatore ufficiale dei Mondiali di calcio.
Secondo il portale spagnolo Marketing Deportivo infatti, gli investitori della multinazionale bavarese starebbero spingendo per la fine di un rapporto che, in ambito commerciale, sarebbe ormai logoro e, soprattutto, dopo gli arresti in serie di fine maggio, dannoso a livello di immagine di un marchio, quello della nota casa bavarese, che dopo un 2014 complicato a livello reddituale, sta tentando di recuperare terreno non solo nei confronti di Nike (che con il marketing di imboscata ha saputo sfruttare meglio la portata commerciale dei Mondiali di Brasile 2014) ma di brand in continua ascesa che ne hanno progressivamente assottigliato la fetta di mercato (come Under Armour negli Usa).
Si tratterebbe di un durissimo colpo per la FIFA che, con la multinazionale dell’abbigliamento sportivo tedesca, vanta un rapporto lungo 45 anni e che, solo due anni fa, ha rinnovato fino alla Coppa del Mondo del 2030 respingendo addirittura l’assalto di Nike: secondo quanto rivela il portale spagnolo infatti, il marchio statunitense avrebbe tentato di strappare la sponsorship con l’ente con sede a Zurigo proprio ai tedeschi.