Ritorni (im)possibili. Ibrahimovic e Cassano alimentano i sogni dei tifosi di Milan e Sampdoria, pronti a riabbracciarli. Ma il percorso e’ tutt’altro che semplice. Specie per lo svedese, che dal ritiro della sua Nazionale gela le ambizioni di Galliani: “Sono di proprieta’ del Paris Saint Germain e ho ancora un anno di contratto – le parole del 33enne attaccante -. Il Milan? Sono i media che ne parlano ma non c’e’ nulla a questo proposito”.

Lo svedese non nasconde di sentirsi di tanto in tanto con Galliani (“per un po’ non ci siamo parlati ma poi abbiamo ripreso a farlo”) ma non si vede lontano da Parigi: “Non si sa mai cosa puo’ succedere ma oggi mi godo il Psg. E’ stata una stagione magica, il progetto va avanti, continuiamo a crescere e non ho intenzione di andare via, questa e’ la situazione oggi”.

E semmai dovesse lasciare Parigi, sarebbe per un club che gli consenta di giocare la Champions, condizione che di fatto esclude i rossoneri che nella prossima stagione non giocheranno le coppe. “La Champions ovviamente e’ importante per me, tutti vogliono giocare le grandi competizioni”, afferma Ibra, anche se poi lascia uno spiraglio aperto, spiegando che “non sarebbe comunque fondamentale nella scelta di un club. Quello che conta e’ giocare dove ti senti voluto, per la squadra per cui vuoi veramente giocare”. Se Ibrahimovic si allontana, almeno a parole dal Milan, c’e’ Cassano che aspetta: il Pibe di Bari, dopo il turbolento addio al Parma, e’ in attesa che Ferrero e Zenga (presentato oggi) parlino di lui.

 

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