L’acquisto del francese Geoffrey Kondogbia da parte dell’Inter è stata una vera e propria sorpresa. Prima di tutto per i tifosi, sia nerazzurri sia del Milan. I primi credevano che Erick Thohir, visti vincoli imposti dal Fair Play Finanziario, non avrebbe potuto sedere al tavolo delle trattative per scucire quei 30 milioni più 7 di bonus richiesti dal Monaco. I fan del Diavolo, invece, proprio per la ventata di ottimismo portata dall’arrivo di Mr Bee e dei suoi 480 milioni (non ancora versati nelle casse della Fininvest e a cascata nel Milan), speravano con l’appoggio di Nelio Lucas e di Doyen di poter vedere il primo grande acquisto della nuova era rossonera.

Kondogbia ha invece firmato per i nerazzurri e stando alle ultime indiscrezioni di mercato il club nerazzurro sarebbe ad un passo dal centrocampista del Marsiglia, Giannelli Imbula.

Dopo il comprensibile entusiasmo, è arrivato però il tempo delle domande. Una su tutte: come può l’Inter, anche alla luce dei vincoli dei Fair Play Finanziario, permettersi un simile mercato? Cerchiamo di capire, dati alla mano, quali scenari attendono il club, alla luce dei nuovi acquisti, delle probabili cessioni e dei ricavi attesi, secondo il piano di Thohir svelato mesi fa da Calcio&Finanza.

BILANCIO INTER 2014/15

Prima di addentrarci nell’analisi dell’impatto del calciomercato 2015/16 sui conti del club nerazzurro è necessario soffermarsi sul bilancio Inter 2014/15. I conti dell’esercizio che chiuderà il prossimo 30 giugno non sono ancora stati approvati ma qualche considerazione preliminare è comunque possibile farla in base ai dati contenuti nel prospetto del bond da 350 milioni (che l’Inter non è però riuscita a collocare) e alle stime elaborate da C&F.

Secondo le stime del management, il bilancio Inter 2014/15 dovrebbe chiudere con ricavi per circa 197 milioni di euro. I costi, stimati da C&F, dovrebbero ammontare a 184 milioni (199 milioni circa nel 2013/14) così ripartiti: 112,64 milioni per il personale (116,23 milioni nel 2013/14) e 71 milioni alla voce altri costi operativi (83,16 milioni nel 2013/14).

Bilancio Inter 2014/15 – Il costo del personale

Secondo le stime di C&F, il monte ingaggi della prima squadra (tenuto conto dei calciatori usciti ed entrati nel mercato di gennaio) dovrebbe essere pari a 78 milioni, quello dello staff tecnico (considerato che Walter Mazzarri e i suoi collaboratori saranno ancora a libro paga fino al 30 giugno 2015) è stimato in 17 milioni (dovrebbe scendere a 10 milioni nel 2015/16). I premi di rendimento, vista la mancata qualificazione alle coppe europee, sono invece stati ipotizzati pari a zero. Il costo del personale non tesserato è invece stato lasciato invariato a 16 milioni (nonostante Thohir abbia portato in società nuovi importanti collaboratori).

Bilancio Inter - Evoluzione del costo del personale
Bilancio Inter – Evoluzione del costo del personale
Bilancio Inter 2014/15 – Margine operativo lordo (EBITDA)

La differenza tra ricavi e costi operativi (EBITDA al netto del player trading) dovrebbe pertanto essere positiva per 12,6 milioni. Considerato che nel calciomercato 2014/15 (sessione luglio-settembre e gennaio) l’Inter ha realizzato plusvalenze per 14,1 milioni,  l’EBITDA compreso il player trading dovrebbe pertanto essere pari a 26,69 milioni: esattamente quanto indicato dall’Inter nel prospetto del bond.

Bilancio Inter - Le stime della società
Bilancio Inter – Le stime della società
Bilancio Inter 2014/15 – Gli ammortamenti

Secondo le stime di C&F nel bilancio Inter 2014/15 gli ammortamenti dovrebbero attestarsi a circa 57 milioni (66,68 milioni nel 2013/14). Di questi circa 31,57 milioni sono relativi ai diritti alle prestazioni sportive dei calciatori della prima squadra. I giocatori con l’ammortamento più elevato nel 2014/15 sono Handanovic (4,8 mln), Hernanes (4,4 mln), Kovacic (2,6 mln) e Icardi (2,4 mln).

Bilancio Inter 2014/15 – Il risultato netto

A fronte delle stime di C&F il risultato operativo (EBIT), dato dalla differenza tra EBITDA e ammortamenti e svalutazioni, dovrebbe essere dunque negativo per 31,16 milioni. Nel prospetto del bond l’Inter indicava di aspettarsi un risultato netto (quindi dopo il pagamento di oneri finanziari e tasse) di 43,9 milioni: il saldo tra interessi sul debito e imposte (non è detto che siano negative) dovrebbe pertanto essere pari a 12,74 milioni. Il prospetto del bond è stato pubblicato prima della sanzione da 6 milioni comminata dalla Uefa all’Inter per lo sforamento dei parametri del Fair Play Finanziario. E’ dunque possibile che la perdita possa essere più alta (vicina ai 50 milioni).

BILANCIO INTER 2015/16

E’ presto per fare una stima sul bilancio Inter 2015/16, ma si può comunque cominciare a ragionarne sulla base delle proiezioni sui ricavi indicate dal management nel prospetto del bond, delle operazioni di mercato realizzate lo scorso gennaio, ma i cui effetti si registreranno a partire dal prossimo esercizio, e di quelle già chiuse in questa primissima fase del calciomercato 2015/16.

Nel prospetto del bond l’Inter stima i ricavi della stagione 2015/16 a 189,2 milioni, prudenzialmente più bassi rispetto ai 197 milioni del 2014/15. A posteriori si tratta di una stima attendibile, considerato che nella prossima stagione l’Inter dovrà fare a meno dei 6,5 milioni incassati quest’anno grazie alla partecipazione all’Europa League (anche se di fatto compensati dalla multa di 6 milioni per la violazione del Fair Play Finanziario).

Bilancio Inter 2015/16 – Costo del personale e ammortamenti

Allo stato attuale, sulla base delle operazioni di mercato già effettuate, ma senza tenere conto di quelle che si realizzeranno, sia in entrata sia in uscita, nelle prossime settimane, il costo del personale stimato da C&F per il bilancio Inter 2015/16 dovrebbe essere pari a circa 120,11 milioni (112,64 milioni la stima per il 2014/15) così ripartito: 93,22 milioni per il monte ingaggi della prima squadra, 10 milioni per lo staff tecnico guidato da Roberto Mancini e 16,89 milioni per il personale non tesserato (in linea con il 2014/15).

bilancio inter - evoluzione costo del personale 2015 2016

Questa impennata del monte ingaggi (è bene ribadire che si tratta di un dato provvisorio che non tiene conto delle prossime operazioni di mercato) è legata al fatto che nel bilancio Inter 2015/16 il club dovrà spesare integralmente gli stipendi di Shaqiri, Santon e Brozovic, arrivati a gennaio e il cui ingaggio ha pesato sui conti del 2014/15 solo per 6 mensilità. Al lordo delle tasse si tratta di 4,9 milioni di euro in più. L’Inter risparmierà però i 3,2 milioni lordi pagati in 6 mesi a Podolski. L’aggravio, dunque, sarà solo di 1,7 milioni.

A questi si aggiungono però i maggiori esborsi legati al rinnovo di Icardi, il cui stipendio lordo passerà dai 2 milioni del 2014/15 agli 8 milioni circa del 2015/16, all’acquisto di Kongdogbia (8,5 milioni lordi secondo quanto indicato da Tuttosport), i 5,5 milioni di Miranda e gli 1,8 milioni di Murillo.

Il club risparmierà invece sugli ingaggi di Campagnaro (3,2 milioni lordi), Jonathan (2,4 lordi), oltre che sugli stipendi erogati fino a gennaio a Osvaldo, M’Vila e Bonazzoli (3,3 milioni lordi in tutto).

Senza considerare l’eventuale rinnovo di Ranocchia (ancora non ufficiale ma con presumibile ritocco di ingaggio) e operazioni in uscita ancora non realizzate il monte ingaggi dell’Inter dovrebbe dunque passare dai 78 milioni lordi del 2014/15 a 93,22 milioni nel 2015/16.

Gli ammortamenti, alla luce degli acquisti di Kondogbia e Murillo, dei riscatti di Shaqiri e Santon (Miranda e Brozovic sono in prestito nel 2015/16), dovrebbero aumentare di circa 10 milioni nel 2015/16 attestandosi a 67,83 milioni.

Bilancio Inter - simulazione conto economico 2014-2015 e 2015-2016
Bilancio Inter – simulazione conto economico 2014-2015 e 2015-2016

 

Sulla base di questi dati, riportati nella tabella precedente nella colonna 2015/16 HP1, è possibile stimare il fabbisogno finanziario di cui l’Inter avrebbe bisogno per cercare di ridurre la perdita centrando il target di -33,69 milioni indicato dal management nel prospetto del bond.

Secondo le stime di C&F per farlo il club nerazzurro dovrebbe lavorare sul costo del personale in modo da mantenerlo perlomeno invariato rispetto al 2014/15 e intervenire in modo importante nel mercato in uscita per cercare di realizzare plusvalenze per almeno 32,1 milioni, cercando così di mantenere invariato anche l’ammontare degli ammortamenti.

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12 COMMENTI

  1. Aiutatemi a capire. Una società che ha perdite potenziali (nel migliore dei casi) per un totale di 85 milioni in due anni , 2015/2016. Debito netto di 340 milioni (parzialmente ristrutturato grazie al bond emesso, ma che deve essere anch’esso restituito per 190 milioni solo nel 2019). Un patrimonio netto che non conosco ma che immagino non esaltante. Ecco, dopo questa situazione, qualcuno mi puoi spiegare come si possa pensare che la società sia nelle condizioni di proseguire? questa e una società che solo nell’epopea moratti ha dovuto iniettare capitali per oltre 1 miliardo di euro….per coprire le perdite. Ma ci rendiamo conto? Per me queste sono società tecnicamente fallite. E si continua ad acquistare con operazioni incomprensibili! Leggendo il bilancio dell Inter mi si rizzano i capelli!!!!!

  2. A differenza di realtà più piccole come può essere quella di Parma (o la prossima di Genova…anche se mi auguro di no) l’Inter ha sempre avuto alle spalle proprietari con grandi capitali e patrimoni. Moratti era uno degli uomini con più liquidità d’Europa ,la famiglia Thohir a livello patrimoniale è estremamente solida. Io francamente,come nel caso del Milan,non ci vedo nulla di vergognoso nel vedere queste società spendere cifre folli. Se hanno dietro persone che offrono garanzie ben venga. Alla fine è anche questa un’opera di redistribuzione sociale della ricchezza. Moratti per esempio ha redistribuito un miliardo di euro che altrimenti sarebbe rimasto fermo sui suoi conti. Il F.F.P può essere positivo se limita gli indebitamenti tra club (cosa assolutamente da evitare),ma non può e non deve limitare investimenti da parte di chi ha la possibilità. è profondamente sbagliato che si crei artificiosamente un perenne status quo dove uscirne è difficile se non impossibile. Se i proprietari dell’Inter han la possibilità di spendere,che spendano!

    • In realtà non è così semplice… Il principio è che il club produca fatturato sufficiente a garantire le spese, e dunque il club non continui ad indebitarsi non solo in modo proporzionale agli investimenti effettuati ma anche alle operazioni necessarie a coprire/garantire il debito stesso, con ulteriori indebitamenti sempre più gravosi.
      Ovvero: avrai chiaro che gli esborsi che vengono qui descritti – e quelli che hanno prodotto debito – non sono coperti da operazioni di mecenatismo, ma da ulteriori indebitamenti progressivi… l’ultimo di rilievo è stato effettuato per finanziare un debito pregresso, per esempio, e il ricorso a operazioni di recupero di risorse che sono state messe in opera sono a loro volta operazioni di indebitamento (per esempio, Thohir ha emesso un bond da quasi 300 milioni sostanzialmente per recuperare il debito con le banche di circa 230 ml; a parte il fatto che il bond non ha trovato investitori interessati a causa del margine di ricavo troppo basso in relazione al rischio, comprendi da solo che questo significa spostare il debito vedendolo crescere: così puoi continuare, ma la voragine si amplia. Come vedi niente mecenatismo a fondo perduto, ma incremento del debito che cresce sempre di più). Una azienda che continua a produrre solo incrementando il proprio debito non solo opera in modo “sleale” rispetto alle altre aziende, ma mette fortemente a rischio i creditori.

    • Che senso ha dire che la famiglia Thohir è solida ? I tre componenti della “famiglia” ( padre, Garibaldi ed Eric) hanno vite professionali e finanziarie separate. Eric Thohir ha un proprio patrimonio ( ca. 300 M$) e con quello ci fa affari. Se ci fosse “la famiglia” non si spiegherebbe perchè Eric abbia dovuto dare in pegno le azioni dell’Inter per ottenere il finanziamento GS; faceva prestare quei soldi al padre o al fratello e come famiglia ci avrebbero guadagnato qualche decina di milioni di euro senza scomodare GS.

    • Non è affatto saltato… la sentenza cui fai riferimento semplicemente impedisce il passaggio, che sarebbe stato imminente, del limite inerente il passivo di bilancio da 45 ml max a 30 ml max.

      Resta il fatto, inoltre, che ci dovrebbero essere regole certe per impedire il mercato “dopato”.

  3. La previsione di bilancio 2014-2015 dell’inter è, secondo me, totalmente sbagliata. Se si considera che senza le operazioni straordinarie il bilancio passato è stato chiuso con un passivo di 106 milioni il bilancio di questo anno non può essere chiuso nel migliore dei casi con una perdita di 75 – 80 milioni. Non si capisce come i ricavi possano passare da 154 a 197 senza i proventi delle coppe o nuovi sponsor. Non si capisce come gli altri costi operativi possano calare di 12 milioni considerando che questo anno ci sono stati in più le trasferte di europa league. Lo stesso vale per gli ammortamenti con un calo ipotizzato di 10 milioni quando non sono stati venduti giocatori con un elevato ammortamento. Gli unici aumenti possono essere quelli derivati dalle plusvalenze con la cessione di diversi giovani, dei ricavi da gare per il maggior numero di partite disputate e il leggero calo dei costi del personale da voi ipotizzato per la scadenza di contratti molti onerosi di cambiasso, milito e samuel attenuato dai costi del doppio allenatore. Gradirei un vostro commento alla mia analisi per spiegare meglio questo argomento. Grazie.

    • I ricavi relativi alla stagione 2014/15 sono stati indicati dalla società in un documento ufficiale (il prospetto del bond fatto circolare in primavera) ma coincidono con nostre precedenti stime. A grandi linee: diritti tv 76 mln da Serie A + 6,5 mln da Europa League; stadio 20 mln (considerati flat rispetto al 2013/14); commerciali 59,6 mln (usate le stime della società riportate nel piano Thohir che abbiamo pubblicato – Nike=14 mln; Pirelli 13,2 mln; Tim 2,7 mln; Infront 16 mln; InterChannel 5 mln; Altri 8,7 mln. Altri ricavi 27,7 (in linea con 2013/14). Il valore degli ammortamenti lo abbiamo calcolato giocatore per giocatore: 31,57 milioni solo per la prima squadra. Il resto riguarda (così come nel 2013/14) il settore giovanile e altri asset. Per quanto riguarda le altre tue considerazioni, sono sicuramente di buon senso (specie quella sugli altri costi operativi), ma anche il dato su EBITDA e utile netto sono stime della società.

      Se poi oltre ad un ragionamento hai fatto dei calcoli, mandaceli. Non esiteremo a pubblicarli

  4. Il problema non è la vostra previsione, basata su dati forniti dalla società, ma proprio la previsione fatta dalla società molto ottimistica. Per esempio il vostro commento dice che i ricavi commerciali, previsti dalla società, saranno di 60 milioni cioè ben di 24 milioni superiori a quelli dello scorso anno quando già nello scorso bilancio era già presente l’aumento di nike con il rinnovo del contratto. Questo credo che sia molto difficile che si realizzi. Il mio era un ragionamento logico basato sui dati dello scorso bilancio che non dovrebbero discostarsi molto data la mancanza delle coppe e di nuovi sponsor. Un’ altra cosa che secondo me dimostra la previsione molto ottimistica di questo anno è l aver dichiarato per il 2015-2016 ricavi inferiori per 8 milioni quando solo per i diritti tv italiani ci sarà un aumento di circa 10 milioni e credo che avessero considerato anche la partecipazione alla europa league dell anno prossimo (di questa cosa non ho la certezza) dove ci sarà anche lì un aumento. Comunque non resta che aspettare qualche mese per la pubblicazione del bilancio. In seguito ci sarà molto da dire anche per il bilancio 2015-2016 visto gli acquisti fatti e quelli che sembra faranno e l’obbligo di avere max 30 milioni di perdita. Intanto complimenti per il servizio che fornite.

  5. Io non sono un economista ma ho abbastanza intelligenza e cultura e memoria storica per non fidarmi dei dati forniti da chi deve convincere di potercela fare! E sopratutto da chi …da lustri si spaccia per quello che non è …e che ha ha una storia ” impegnativa ” sempre occultata o rivista e corretta e…aiutata da tifosi vip..cit.

  6. Dato che le aziende si gestiscono con i flussi di cassa, se le previsioni sono corrette, la situazione è molto postiva

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