Il tempo è scaduto, ma le società stanno ancora lavorando. L’obiettivo è consegnare lo stadio Marassi nelle mani di Genoa e Sampdoria, che stanno lavorando alla costituzione di una società partecipata al 50% con il nome di “Luigi Ferraris Srl” alla quale sarebbe affidata la concessione della gestione dell’impianto – ad oggi in mano al Consorzio Stadium – per 99 anni. Ieri i dirigenti dei tre attori in campo – il presidente di Stadium Beppe Costa, l’avvocato Antonio Romei (braccio destro di Ferrero) e l’ad del Genoa Alessandro Zarbano – hanno avuto diversi contatti, tenendo sempre aggiornato il sindaco di Genova Marco Doria. Si aggiornarenno oggi, all’indomani della scadenza della vecchia convenzione.
Entro una decina di giorni, scrive il Secolo XIX, dovrebbero chiudere l’accordo dal notaio. La nuova società dovrebbe avere un amministratore delegato scelto al di fuori di Genoa e Samp, un esterno. Ma sul tavolo la questione più spinora resta quella dei pagamenti pendenti: quasi 4 milioni di euro, che potrebbero essere ridotti con una transazione sulla quale si sta lavorando. Intanto allo stadio sono partiti i lavori per il rifacimento del manto erboso, come aveva chiesto la Lega Calcio. Lo pagheranno le due squadre, spendendo all’incirca 800mila euro. Non sarà tutto, perché per permettere alla Sampdoria di partecipare all’Europa League (ottenuta grazie all’esclusione del Genoa per la mancata concessione della licenza Uefa) bisognerà fare altri interventi che l’organo di governo del calcio europeo richiede, per esempio sugli arredi danneggiati, sui tabelloni e sulle luci. In quello che rimane, comunque, uno degli stadi più “inglesi” d’Italia.
Sui lavori più sostanziosi ci sarà invece da attendere: l’intento è che entro il 2016/2017 ci siano nuovi spoglioatoi (si vorrebbe anche aggiungere uno spogliatoio dedicato agli ospiti, di modo che gli altri due siano definitivamente marchiati da Genoa e Samp), seggiolini più moderni, bagni rifatti e altre novità. Lo studio di fattibilità e la progettazione saranno dati in mano ad un’agenzia specializzata nel settore.
ma uando verrano tolte le idnegne barriere, addirittura seghettate , conicioni di ferro, pali di ferro, del marassi? ma non si vergognano a genoa? via il calcio da questa citttà fino a quando non avranno uno stadio serio e moderno!