Alle prese con la tornata elettorale che dovrà stabilire chi sarà il nuovo presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomèu, attuale numero uno del club catalano e tra i sette candidati alla presidenza del club campione d’Europa, ha in mente la costruzione di una Università del calcio del Barça, a due passi dal Camp Nou, nel quadro della riqualificazione globale dei terreni di Las Cortes. Bartomèu si è affrettato a sottolineare che il progetto è ancora fermo ad uno stadio embrionale, ma si tratterebbe di un’idea il cui sviluppo sarebbe totalmente legato al club spagnolo e senza l’aiuto di altre istituzioni accademiche (come nel caso del Real Madrid, la cui scuola è nata attraverso la collaborazione con l’Università Europea).

In particolare, la scuola sorgerebbe in uno degli uffici previsti nel progetto Espai Barça ed è tra i punti forti di un programma elettorale, quello di Bartomèu, che dovrà convincere i soci a rieleggerlo al vertice della piramide dirigenziale: “Sarà un centro di formazione per lo sport e il calcio” ha sottolineato lo stesso, senza dimenticare che l’Accademia potrebbe fungere anche da attrattiva per l’arrivo in Catalogna dei migliori talenti a livello internazionale.

Costo dell’opera, 600 milioni di euro, che, nelle intenzioni di Bartomèu, dovrebbe fungere da motore di trasformazione sociale del club e come fonte supplementare di reddito per aiutare a consolidare la società come una delle più grandi del mondo. Il desiderio dell’ex presidente è infatti quello di virare verso un modello di gestione in grado di “mantenere la stabilità sociale, economica e patrimoniale senza fare affidamento sui risultati sportivi.” Il riferimento in questo senso potrebbe essere il Manchester United, club che si è rivelato il brand numero uno al mondo perché capace di stipulare ricchissimi contratti di sponsorizzazione (Adidas, Chevrolet) nonostante la mancata partecipazione alla Champions League.

Per la realizzazione del progetto, Bertomèu avrebbe in mente anche una rivoluzione dirigenziale: Susana Monje, tesoriere del Barcellona negli ultimi 5 anni, prenderà il posto di Javier Faus alla vicepresidenza economica della società e sarà parte di un “tridente” che vedrà la partecipazione di Enrique Tombas, socio e amministratore delegato del fondo d’investimento Suma Capital e di Manuel Arroyo, altro fidatissimo dirigente di Bartomèu, vicepresidente dell’area media nell’ultimo mandato e tra i principali dirigenti di Dorna Sports, promotrice del Moto Gp.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.

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