Nella conferenza stampa di presentazione di Sinisa Mihajlovic a tenere banco, in realtà, è il presidente Berlusconi. Che spazia dagli obiettivi della nuova stagione a quelli economici. Tra lo stadio nuovo e l’ingresso di Mr Bee in società per “sfruttare il brand del Milan all’estero e sui mercati asiatici. Da una recente ricerca il Milan ha più di 340 milioni di simpatizzanti per il mondo, di cui 240 milioni in Cina. La Repubblica cinese – ha raccontato Berlusconi – ha preso la decisione di portare il calcio nelle scuole, e ci hanno chiesto di creare delle scuole calcio targate Milan. E’ un mercato pronto all’utilizzo commerciale del nostro marchio. Bee Taechaubol ci ha presentato un programma di lavori con sede Hong Kong, Pechino, Shanghai per la commercializzazione del brand. In che modo? Nei grandi magazzini come l’italiana Rinascente vogliamo creare un corner per il merchandising Milan, quello che noi vendiamo nei nostri negozi, divise ecc. Poi sarà possibile creare una catena ristoranti di italian food a marchio Milan, poi scuole e altre utilizzazioni ancora. Riteniamo come previsione fondata che possano arrivare fatturati che ci  consentiranno di restare su un piano di competizione con le altre grandi scquare europee e non solo. Il calcio è cambiato, sono entrati persino degli stati come successo col Qatar, i soldi che girano sul mercato sono importanti. Non credo che una sola famiglia possa fare quello che ho fatto fino ad oggi per quasi 30 anni, con una immissione nella società Milan che è arrivata a un miliardo e 600 milioni di euro, ripagata dal fatto che siamo arrivati a essere squadra più titolata al mondo. Vogliamo continuare la competizone con il Real Madrid. Ci avviamo alla stagione con molte speranze, con rosa che appare completa. Eccessiva come numeri: abbiamo 30 giocatori, un altro ne arriverà, più 6 aggregati dalla Primavera. Ibrahimovic? E’ un grande. Se viene, ce lo pigliamo: farebbe comodo qualunque squadre”.

“Mihajlovic? Sarà a Milanello – afferma il presidente – dalla mattina presto alla sera tardi. Per arrivare ai risultati ci si deve impegnare a fondo e lavorare più dei competitor. Vincere lo scudetto? Assolutamente sì. Questo Milan – dice alla fine della conferenza Berlusconi – può avere le qualità per competere con la Juventus per la vittoria dello scudetto”.

Mihajlovic Berlusconi
Non si sbilancia così Sinisa, che però mostra di credere nella squadra: “Non c’è un progetto più ambizioso e stimolante di questo in Italia. Devi pensare in grande: il nome in campo non basta. San Siro dovrà tornare ad essere un fortino. Il nostro obiettivo? Dimenticare le amarezze del passato e tornare ad essere ottimisti. Sono convinto che possiamo toglierci delle grandi soddisfazioni”.

Le domande però sono quasi tutte per Berlusconi, che torna a parlare del nuovo assetto societario del possibile stadio al Portello: “Il socio al 48% per ora non ha ancora portato soldi, i soldi degli acquisti sono tutti della famiglia, ma Bee dovrebbe portare la possibilità di portare il marchio in Asia. Lo stadio? Sapete l’amore che portiamo a San Siro, sede di grandi vittorie e momenti epici, e dove si vede il calcio molto meglio di tanti altri stadi: non vedo le partite dove c’è una pista di atletica. Oggi il mondo è cambiato. Chi ha uno stadio di proprietà ricava dai 50 agli 80 milioni di euro all’anno. Magari durante i lavori porta qualche disturbo a chi abita intorno – dice Berlusconi, strizzando l’occhio ai comitati #NoStadio al Portello – ma poi si alza il valore delle case nei quartieri limitrofi”.

“Aspettiamo una risposta dalla Fondazione Fiera, non abbiamo dubbi. Il finanziamento? Decideremo al momento opportuno se finanziarlo noi o accettare offerte. Ne abbiamo ricevute 10 – svela Berlusconi – da fondi o altro, dietro un impegno della società del Milan a fruirne con un canone di locazione per un certo numero di anni. Valuteremo le due strade.”

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.

6 COMMENTI

  1. Giambertone, Berlusconi ha detto di aver messo 1 miliardo e 700 milioni negli ultimi 30 anni nel Milan. Secondo i dati dei bilanci della Juventus negli ultimi 20 anni ovvero dal 1994 in poi data di arrivo della gestione Giraudo-Moggi-Bettega, la fam. Agnelli ha messo nella Juventus, al lordo dell’incasso ricevuto dalla quotazione in Borsa (da cui ha ricavato oltre 130 milioni e che a differenza di ciò che preannunciò Umberto Agnelli non riversoò in Juventus per aiutarne lo sviluppo in infrastrutture) solo circa 30 milioni di euro.E’ curioso ma assai significativo che questa colossale differenza di investimenti (si può fare un confronto assai simile con le somma versata da Massimo Moratti e famiglia rispetto alla proprietà della Juventus) non sia mai argomenti di inchieste, articoli, dibattiti televisivi in Italia.Praticamente tabù. E dispiace nemmeno su calcioefinanza

      • bravi,i calcoli sulla Juventus che ho riportato dal blog juventinindignati comunque son corretti.
        Visto che ci siete andate a scovare a chi va parte dei 46 milioni di euro di costi oer “servizi esterni” che la Juventus porta a bilancio ogni anno togliendoli alla causa sportiva. Esempio scrivono di spenere 1.3 milioni per una biglietteria che però non esiste , nemmeno quella telefonica visto che è tutto appaltato a listicket che incassa fino a 35 euro perfino suigli abbonamenti, di commissione telematica . Mentre il servizio di acquisto telefonico è appaltato sempre a lsiticket con un numero a tariffa speciale.
        Quindi teoricamente dovrebbe essere il contrario visto che la Juventus a diferenza delle altre in Europa e di Inter e Milan nonostante abbia appena fatto sviluppare di nuovo il suo websiste official ad un’azienda tedesca non ha ancora uan volta introdotto un sistema div endita diretto scandalosamente , eppure a bilancio escono incredibilmente 1.3 milioni l’anno, Poi ci sono altre voci di spesa che sembrano assurde.
        E’ una anomalia colossale che finora in Italia ha fatto notare solo il blog juventindignati come se non fosse evidente…
        Il blog ritiene che il Presidente A.Agnelli si dovrebbe dimettere solo per questo, per “mancato” controllo sempre che non ne sia a conoscenza allora ovviamente sarebbe ancora peggio…

        • ma perché non vai all’assemblea dei soci della Juventus a dirle tutte queste cose? basta che ti compri un’azione e hai diritto di parola. se poi presenti delle domande in forma scritta sono anche tenuti a rispondere sempre in forma scritta allegando le risposte al verbale dell’assemblea.

  2. perchè in un paese normale , senza conflitti di interessi,dovrebbero essere i giornalisti a fare certe rimostranze

    • I giornalisti hanno il compito di fare cronaca e approfondire i fatti con spirito critico. Noi di C&F nel nostro piccolo cerchiamo di farlo. Le rimostranze le lascerei ai portatori di interesse, che in questo caso possono essere gli azionisti di minoranza della Juventus. Di qui il suggerimento di esporre il tuo punto di vista in assemblea dei soci.

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