Il campionato di Serie B potrebbe iniziare più tardi del previsto, ma “pulito e senza macchie”. Il presidente della Lega cadetta, Andrea Abodi, nel giorno dell’assemblea straordinaria chiamata a definire i passi da seguire alla luce dei recenti scandali, fra calcioscommesse e caso Catania, annuncia l’intenzione di proporre questa soluzione, per dare tempo alla giustizia sportiva di prendere le decisioni migliori, tra retrocessioni e ripescaggi. “Non vogliamo essere passivi, vogliamo proseguire nella nostra attività e questa sarà l’assemblea delle risposte, della controffensiva – anticipa il presidente a Sky Sport – Dobbiamo tutelare la stragrande maggioranza delle società, dei calciatori, dei dirigenti che hanno giocato onestamente a calcio e ci deve essere invece intransigenza verso chi delinque, che va espulso dal sistema”.

Abodi vorrebbe dare “un senso di normalità anche in un momento così straordinario, non perché vogliamo nascondere i problemi ma perché vogliamo che il campionato inizi pulito e trasparente”. A cominciare dal problema numero uno: la mancata iscrizione del Parma al campionato (ripartirà dalla D), a cui però “la Federazione provvederà col ripescaggio secondo i criteri e i tempi già comunicati, per cui entro fine mese avremo la 22esima squadra”.

Poi bisognerà attendere che facciano il loro corso i vari processi sportivi in programma ad agosto (tra calcioscommesse e caso Catania) e la Lega di B si propone, ha annunciato Abodi, di “subire uno slittamento forzato per cui proporrò oggi uno scivolamento del calendario. Cominceremo normalmente, vogliamo dare un senso di normalità”, insiste Abodi, che non anticipa nulla né sulla squadra che prenderà il posto del Parma (“esistono criteri non modificabili”) né sulle date, anche se, assicura, “manterremo l’impostazione che prevede la chiusura del girone d’andata a dicembre, la sosta e la ripresa a gennaio, giocando durante le feste natalizie”.

PrecedenteBarcellona, gli sponsor regionali per raggiungere 1 miliardo di ricavi nel 2021
SuccessivoNuovo stadio Milan, Squinzi: gli spazi al Portello non sono adeguati
25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.