Non gli basta aver chiuso l’acquisto di Arturo Vidal dalla Juve. Karl-Heinz Rummenigge, presidente del Bayern Monaco, ha dovuto lasciar partire una delle bandiere del club, Bastian Schweinsteiger, passato allo United. In un campionato, quello inglese, che finora ha già messo a segno diversi colpi grossi oltre al tedesco: il City ha preso Sterling per quasi 70 milioni di euro, lo United si è rinforzato con Depay, Scheinderlin e Darmian (80 milioni in tre), il Liverpool ha speso 41 milioni per Firmino. Gli investimenti, anche grazie all’apporto dei diritti tv, in Inghilterra non si fermano. E preoccupano gli altri campionati.

“Coloro che stanno seguendo il mercato stanno vedendo l’attività che c’è in Inghilterra in questo momento. La Bundesliga – ha avvertito Rummenigge prima del partenza del Bayern verso la tournée cinese – deve fare attenzione che l’Inghilterra non la compri”. La Premier League sarà ancora il campionato più ricco del mondo, anche per merito del nuovo contratto televisivo per le stagioni 2016-2019 che consegnerà quasi 7 miliardi di euro alle 20 squadre del campionato inglese. La Bundesliga tedesca incasserà 2,5 miliardi dall’accordo quadriennale con le tv, le squadre italiane guadagnano 1,2 miliardi in tre anni. “Gli inglesi ci stanno superando a destra e a sinistra con i soldi delle tv, del marketing, della attività sul mercato dei trasferimenti. Ovunque”, ha detto Rummenigge, dimenticando che in realtà in termini di incassi il campionato tedesco non è mai stato sopra a quello inglese, irraggiungibile.

“Credo che la Bundesliga debba fare attenzione a non restare indietro”, ha aggiunto il dirigente tedesco, sottolineando come la Bundesliga debba combattere, presentandosi di più all’estero, che è il motivo per cui il Bayern è in viaggio per la Cina (dove ci saranno anche club italiani come Milan, Inter e Roma), mentre il Borussia Dortmund ha fatto una sosta a Singapore durante la preparazione in Giappone e Malesia. “Per tenere il passo, non resta che fare questo tipo di viaggi. Non sono viaggi di piacere, lo so”, ha commentato Rummenigge senza veli. “Si può anche andare in Austria o in Svizzera per il pre-campionato. E’ più comodo per i giocatori e gli allenatori, ma se sono otto o nove club a farlo, allora la Bundesliga semplicemente non andrà avanti”.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.