Nuovo stadio Milan Unicredit – Il Milan non perde tempo sul progetto per la realizzazione del nuovo stadio al Portello. Ottenuto il via libera della Fondazione Fiera e in attesa del confronto con il Comune di Milano, il vicepresidente Barbara Berlusconi e Alfonso Cefaliello, il manager incaricato di portare avanti il progetto, hanno iniziato un roadshow presso alcuni importanti istituti bancari nazionali e internazionali per valutare la disponibilità delle banche a finanziare la costruzione dell’opera.
Il piano finanziario, secondo riportato oggi da Milano Finanza, prevede che lo stadio, la cui realizzazione costerà complessivamente 300 milioni circa, venga finanziato per 150 milioni attraverso capitali messi a disposizione da Milan, Fininvest e da altri partner, e per i restanti 150 milioni attraverso il debito. Una cifra di per sé non elevata ma comunque importante rispetto alla portata complessiva del piano di sviluppo.
Per questo Barbara Berlusconi ha già iniziato a sondare le banche, trovando una prima disponibilità di massima ad approfondire il progetto da parte di Unicredit. Nulla è stato ancora definito ma il gruppo bancario guidato da Federico Ghizzoni sarebbe interessato a valutare la sostenibilità finanziaria dell’opera, che secondo i piani potrebbe essere pronta non prima della stagione 2018/19, per poi rendersi eventualmente disponibile a strutturare l’operazione.
Un altro alleato possibile potrebbe essere la compagnia aerea Emirates, attuale sponsor del Milan che potrebbe legare il suo nome all’impianto sportivo. Mentre per quel che riguarda la parte di spesa destinata alle altre strutture previste dal progetto architettonico si cercano possibili nuovi alleati. Per questo, almeno per quel che attiene alla realizzazione dell’albergo di lusso che sorgerà in prossimità dello stadio sarebbe già stato individuato un advisor di caratura internazionale.
Ma è ovvio che le sorti del Milan Stadium sono legate anche al ventilato riassetto societario. Perché se davvero, come pare sempre più probabile, il finanziere thailandese Bee Taechaubol a fine mese staccherà l’assegno da 480 milioni per rilevare il 48% del club rossonero, è scontato che sarà coinvolto in futuro proprio sull’argomento stadio.
Ma non va infine trascurato, un altro elemento: la politica locale. Nella prossima primavera ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco di Milano. E lo scossone inferto alla scena locale e al Pd dalle dimissioni lampo del vice-sindaco Ada Lucia De Cesaris – una delle potenziali candidate allo scranno di primo cittadino – è valutato con particolare attenzione dei vertici del Milan.