Sky, Mediaset Premium, TV

Italia, Spagna, Germania e Inghilterra: con la conquista dei diritti tv della Liga l’accerchiamento mediatico dell’accoppiata Sky Italia-Fox Sports a Mediaset Premium è stato completato. Ora per quattro giorni alla settimana il calcio continentale che conta, ad eccezione della Champions League e della Ligue 1 (ancora da assegnare) è tutto e solo sulla piattaforma satellitare a pagamento, dopo che in maggio Sky e Fox hanno firmato un accordo triennale d’esclusiva che ha tagliato fuori la pay del biscione. Facendo un rapido riassunto: Sky Italia ha l’esclusiva di tutta la serie A e la serie B oltre all’Europa League; Fox Sports ha la Premier League (Inghilterra), la Bundesliga (Germania) e la Liga (Spagna). Ed è la prima volta che il polo satellitare di Murdoch ha tutta questa offerta calcistica quasi in regime di monopolio.

Eppure ieri, subito dopo la notizia dell’accordo tra Fox Sports e Liga, a Piazza Affari i titoli del gruppo televisivo controllato dalla Fininvest della famiglia Berlusconi hanno accentuato i rialzi, terminando la seduta con un progresso del 3,9% a 4,67 euro. Un rialzo che nelle sale operative è stato spiegato con i giudizi positivi sul titolo Mediaset arrivati da parte del Credit Suisse, che ha alzato il target price sull’azione a 5 da 4 euro, con rating stabile a “outperform” e ha migliorato le stime di raccolta pubblicitaria in Italia sul 2015 a +2% da +1%.

Ma le attese sul mercato pubblicitario non sono l’unico motivo dietro l’upgrade del titolo da parte degli analisti di Credit Suisse. La banca elvetica vede anche un potenziale apprezzamento del titolo in futuro dettato dalle aspettative di un possibile consolidamento nel mercato pay in Italia, giudicato “insostenibile nel lungo termine” così come è oggi, con due operatori concorrenti.

Un giudizio condiviso anche dagli analisti di Bernstein Research. “Il mercato della pay Tv in Italia è piccolo e difficile”, sottolineano gli esperti di Bernstein, ma per Mediaset è fondamentale per difendere (da Sky) il mercato core della Tv gratuita, mentre per il gruppo Sky è importante dimostrare che la recente acquisizione delle attività italiane può garantire almeno una crescita dei profitti e le sinergie promesse.

A questo punto “una fusione tra Mediaset Premium e Sky Italia” sarebbe l’opzione più sensata, ma le difficoltà su una valutazione condivisa potrebbero renderlo difficile. “Pensiamo che Mediaset accetterebbe di vendere Premium a Sky solo in cambio di una quota di blocco (il 34%) nella nuova entità; questo probabilmente implicherebbe una valutazione di Premium intorno a 1,5 miliardi”, dice Bernstein.

Un valore difficile da accettare per Sky, che potrebbe decidere di aspettare nella speranza che la campagna di Premium per la Champions League vada peggio del previsto. Anche Mediaset potrebbe decidere di aspettare con le speranze opposte.

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