Aurelio De Laurentiis lavora in prospettiva. Non solo sul calciomercato, ma anche sulle strategie del suo club (e delle sue aziende in generale) in vista della rivoluzione autunnale. Parliamo dell’arrivo in Italia di Netflix, piattaforma di streaming a pagamento “over the top” che potrebbe sconvolgere gli equilibri delle televisioni a pagamento (è il principale nemico di Mediaset e Sky, che hanno pensato di coalizzarsi per limitare i danni e di lavorare molto sulla banda larga) ed entrare anche nei diritti televisivi del calcio.

Il presidente del Napoli tornerà oggi a Dimaro dopo un blitz ad ISchia, dove è stato protagonista del Film Festival dell’isola. Lì ha incontrato Paul Allen (cofondatore di Microsoft e socio di Bill Gates, 37° uomo più ricco del mondo secondo Forbes) e Ted Sarandos, numero 1 di Netflix, premiato da ADL con l’Humanitarian Award dell’Ischia Global Fest. Secondo il Corriere dello Sport, i tre non avrebbero parlato solamente di cinema: il presidente degli azzurri avrebbe gettato le basi per una possibile collaborazione con i due colossi di internet, che potrebbe riguardare i diritti televisivi del club ma anche estendersi agli aspetti sportivi. Tutto è in divenire: lo sbarco in Italia di Netflix è previsto per ottobre, con un abbonamento da 6 euro al mese che permetterà la visione di serie tv e migliaia di film. E magari, non subito, anche delle partite di Serie A.

Intanto il Napoli continua a lavorare sul mercato, dove si ragiona sulle cessioni, prima che i colpi Allan e Astori si concretizzino del tutto: De Laurentiis vorrebbe vendere per 12-15 milioni Ghoulam all’Arsenal, che però non sembra disposto ad andare oltre i 10, e anche Edu Vargas per la stessa cifra all’Olympique Marsiglia, molto interessato al cileno. In uscita anche Inler (che piace in Turchia: Besiktas e Galatasaray) per pochi milioni di euro, quelli necessari ad evitare la minusvalenza su un giocatore che ha ancora un solo anno di contratto, così come i due portieri della scorsa stagione Andujar e Rafael, rimpiazzati da Reina e Gabriel.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.