Fra mancate iscrizioni, costosi ripescaggi ed effetti dei processi sportivi (primo grado intorno al 10 agosto), la Lega Pro è ancora una collezione di punti interrogativi. Nessuno può conoscere in questo momento il quadro esatto delle squadre che prenderanno il via il 6 settembre.
Ieri il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, come da codice, ha «svincolato» i giocatori delle squadre non iscritte. Si allontana sempre di più la possibilità di una riapertura dei termini, sollecitata dalla Reggina.
Siamo alla volata finale per i ripescaggi. Non ci sarà una folla di domande visto l’ostacolo dei 500 mila euro a fondo perduto (si parla di Taranto, Pordenone e Seregno). Si può presentare la domanda entro lunedì 27.
Delusa, come detto, in particolare, la Reggina. I dirigenti nei giorni scorsi avevano incontrato Tavecchio dopo che la società non era stata in grado di presentare entro i termini previsti la fideiussione necessaria per prendere parte al prossimo campionato di Lega Pro.
L’obiettivo dichiarato era quello di far riaprire i termini per l’iscrizione qualora, con le domande di ripescaggio, non si dovesse arrivare al limite per il campionato previsto in 60 squadre. Ma a questo punto il mancato congelamento della situazione sembra escludere l’ipotesi allontanando le prospettive di un salvataggio della Reggina.