Ancora le ritenute Irpef, ancora punti di penalizzazione. Stavolta tocca a Novara e Varese, nei mesi scorsi ci erano cascate anche Parma (il cui caso è andato ben oltre il mancato pagamento di quelle imposte) e Bologna. Le due società cominceranno il prossimo campionato da quota -2. Il motivo? Il mancato rispetto dei tempi in cui andavano pagate le ritenute sugli stipendi di giocatori e tesserati. Ma i due punti di penalizzazione interessano più al Novara, regolarmente iscritto al prossimo campionato di Serie B dopo la promozione dalla Lega Pro, che al Varese: dopo tre cambi di proprietà negli ultimi mesi, il club non è riuscito a presentare la fideiussione necessaria all’iscrizione alla Lega Pro. E ora rischia di sparire completamente dal panorama calcistico italiano. Sconterà la penalità “alla prima iscrizione ad un campionato organizzato dalla Figc”, di qualsiasi categoria si tratti. Al momento si sta cercando di far ripartire il club almeno dalla Serie D.
“Il Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare presieduto dall’avvocato Sergio Artico – si legge in una nota della Figc – ha inflitto 2 punti di penalizzazione in classifica da scontarsi nella stagione sportiva 2015/2016 al Novara per non aver depositato presso la Co.Vi.So.C., entro il termine del 16 aprile 2015, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di maggio, giugno, novembre e dicembre 2014. Disposti anche tre mesi di inibizione nei confronti del presidente della società Massimo De Salvo.”
“Per non aver depositato presso la Co.Vi.So.C. entro i termini previsti la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio e febbraio 2015, il Tribunale Federale Nazionale ha inflitto 2 punti di penalizzazione al Varese da scontare alla prima iscrizione ad un campionato organizzato dalla Figc, sanzionando con 4 mesi di inibizione Nicola Laurenza, all’epoca dei fatti presidente della società”.