Sotto pressione per gli scandali di corruzione che hanno investito il calciomondiale, Sepp Blatter ha rinunciato al suo seggio nel Comitato olimpico internazionale, il Cio. Il dirigente elvetico era tra gli otto membri del Cio che avrebbero dovuto candidarsi alla rielezione a una riunione svoltasi a Kuala Lumpur, ma ha deciso di fare un passo indietro ala luce del fatto che il 26 febbraio lascera’ l’incarico per permettere l’elezione di un nuovo presidente della Fifa.
E’ stato il presidente del Cio, Thonas Bach, a rendere noto che Blatter “non giudica appropriato candidarsi ala rielezione per otto anni sapendo che il suo mandato scadra’ dopo sette mesi”. Blatter, membro del Cio dal 1999, non era presente a Kuala Lumpur. Il numero uno della Fifa faceva parte della commissione sulla riforma del Cio istituita dopo lo scandalo di corruzione nell’assegnazione dei Giochi invernali di Salt Lake City del 2002.
Quello di Blatter sembra essere quindi un passo quasi obbligato che lascerà mano libera al suo successore (in pole position c’è il nome di Michel Platini, sostenuto anche dalla federazione italiana). Dopo essere stato confermato alla guida della FIFA nel congresso di maggio il presidente elvetico aveva infatti deciso di dimettersi rimanendo però a monitorare la fase delle riforme che porterà nel 2016 ad una nuova elezione.
I tempi sembrano ormai maturi per un cambiamento che – stando alle prese di posizione delle varie federazioni – non dovrebbe essere rivoluzionaria nel breve e nel medio periodo, confermando il sostegno sia a Russia 2018 che a Qatar 2022, prima di una scelta in vista dell’edizione 2026 che si preannuncia particolarmente difficile e che vede tra i pretendenti principali soprattutto gli Stati Uniti e l’Inghilterra: quest’ultima con la voglia di presentare una candidatura amarcord a 60 anni dall’edizione del 1966, unica vinta dai leoni.
Ma saranno edizioni senza Blatter, non solo per l’ormai avanzata età del presidente, in carica dal 1998, ma anche perché la sua epopea volge al termine travolta in pochissimi giorni dagli scandali corruzione prima di confluire in un morbido atterraggio con passaggio di consegne alla figura meno rivoluzionaria possibile.