A poco meno di un mese dalla fine del calciomercato la serie A supera la barriera dei 400 milioni di spese sostenute dai club. Lo certifica il sito Transfermarkt.it in seguito all’approdo al Napoli del terzino albanese Elseid Hysaj per 5 milioni di euro. Un valore che porta ad un totale di 401,05 milioni di euro gli impegni sostenuti dai club italiani di serie A fino a questo momento.
Negativo il saldo di mercato, visto che a fronte degli oltre 400 milioni spesi sono stati incassati 347,58 milioni di euro per una differenza di 53,47 milioni di euro.
Sia dal punto di vista delle spese sostenute che della differenza spese-incassi la Serie A è terza a livello europeo alle spalle dell’Inghilterra e della Spagna.
I club di Premier league continuano ad essere quelli che hanno speso di più con impegni complessivi arrivati a 723,69 milioni di euro a fronte di 408,61 milioni in uscita per una differenza di 315,08 milioni di euro che ne fanno di gran lunga il campionato che più ha visto salire il valore economico delle rose impegnate. La soglia dei 723 milioni di euro peraltro rappresenta un livello significativo proprio a livello britannico visto che si tratta di 500 milioni tondi di sterline.
La Spagna è al secondo posto europeo: ha sostenuto spese per 430,35 milioni di euro e ceduto giocatori per un totale di 244,90 milioni chiudendo con un saldo negativo di 185,45 milioni di euro. Ragguardevole visto che si tratta del triplo rispetto all’Italia ed anche per il fatto che nel mercato di quest’anno di fatto non ci sono acquisti altisonanti di Real Madrid e Barcellona (come lo scorso anno successe con Bale e Suarez) a pesare sulla bilancia.
La Bundesliga si trova al quarto posto dietro l’Italia per cifre spese (286,83 milioni di euro) e conferma la sua grande attenzione agli equilibri economici con un saldo di poco inferiore ai 19 milioni di euro che ne fanno il sesto campionato da questo punto di vista.
Nonostante gli investimenti siano stati molto lontani da quelli dei grandi campionati, infatti, si segnalano per il saldo tra spese e cessioni sia il campionato messicano (30 mln investiti, saldo di 20,7 in negativo) che quello turco (61,5 milioni investiti, saldo di 21,16 in negativo).