Francia, tutto il mondo è paese. Fare delle riforme utile per migliorare il sistema calcio non è mai semplice, e a quanto pare non solo in Italia ma anche in Francia. Infatti, esultano i club francesi di Ligue 2 grazie alla decisione del Consiglio di Stato ha sospeso la decisione presa dalla Lega calcio francese (Lfp), ostacolata dalle società della seconda divisione e appoggiata invece da quelle del massimo campionato, di tagliare da tre a due le promozioni e le retrocessioni gia’ a partire da questa stagione.
Resta dunque tutto come prima, almeno per il momento: le ultime tre classificate in Ligue 1 retrocederanno e il loro posto verrà preso dalle prime tre della Ligue 2.
Da mesi la Federazione francese stava studiando un piano di riforme che potesse innalzare il livello qualitativo ed economico del calcio francese, ancora oggi troppo dipendente dai risultati sportivi di poche squadre.
Allo scopo di attrarre nuovi investitori, una delle prime riforme che sarebbe dovuta entrare in vigore, già a partire dalla prossima stagione, è quella riguarda la riduzione da tre a due del numero di retrocessioni dalla Ligue 1 alla Ligue 2 e di conseguenza anche quello delle promozioni.
In realtà il Rapporto Dreussi, pubblicato lo scorso mese di aprile, prevedeva una soluzione diversa: l’introduzione di due retrocessioni/promozioni “secche” ed una terza derivante da uno spareggio fra la 18ma qualificata della L1 e la 3a della L2.
Tale riforma sarebbe dovuta partire dalle stagione 2016/2017 ma alla fine, la Lfp ha optato per anticiparla di un anno per poi puntare sulla riduzione a 18 squadra della Ligue1 nell’anno successivo, allineandosi completamente alla Bundensliga.
Con la decisione presa però stamane dal Consiglio di Stato, la riforma che sarebbe dovuta partita da questa stagione rischia di rimanere bloccata e di creare un ulteriore frizione tra la Lfp e la FFP, con la prima che crede in questa riforma e la vede come la soluzione a tutti i problemi economici del movimento calcistico francese.