Maglie ufficiali 2015/2016. Come ogni anno ad inizio stagione i tifosi studiano le nuove maglie e si precipitano ad acquistare quella della squadra del cuore. E come sempre non mancano le proteste per le richieste onerose che vengono effettuate dai club.

In Inghilterra c’è stato chi come Newcastle e Blackpool ha addirittura deciso di creare maglie alternative e “no logo” destinando gli incassi ad azioni sociali in una azione no profit di “rifiuto” della casacca ufficiale (e dei suoi prezzi).

Ma la maglia rimane un oggetto di culto. Ecco allora che è bene essere consapevoli del perchè si stanno spendendo certe cifre per poter vestire la maglia del proprio club.

Le componenti di costo su una maglia da 85 euro sono principalmente quattro. E sono state analizzate nel dettaglio da Futbol Finanzas.

Costo e portata della sponsor tecnico. Tale importo, che sarebbe intorno 40 euro, va a coprire i costi di produzione e distribuzione e il margine di profitto del marchio. Gli sponsor tecnici inoltre pagano un sacco di soldi per fornire i grandi club. Il contratto maggiore come noto è stato quello da 90 milioni all’anno per 10 anni che Adidas ha sottoscritto con il Manchester United.

Royalties. Oltre al pagamento di una sponsorizzazione è normale che gli sponsor tecnici siano d’accordo con i club per ricevere delle royalties, di solito il 10-12% del prezzo pagato dal negozio.

Margine Store. Una parte importante del prezzo finale corrisponde al margine del distributore finale. Pertanto, il vantaggio finale dei club per la vendita può variare notevolmente se la maglia è venduta nel negozio ufficiale o tramite un rivenditore indipendente. Su questa leva ad esempio è intervenuta la Juventus, che da quest’anno gestisce in prima persona la commercializzazione, proprio per poter incassare anche questa parte del guadagno sulla vendita.

IVA. L’imposta sui consumi provoca naturalmente un maggiore impatto sul prezzo finale del prodotto. Si aggira grosso modo intorno al 20%. Per quanto riguarda i maggiori paesi europei: in Italia è al 22%, in Spagna al 21%, in Inghilterra e Francia al 20%, in Germania al 19%.

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting

2 COMMENTI

  1. Non ho capito bene. La % del 10-12% su ogni singola maglietta verrebbe riconosciuta dallo sponsor al team, oltre ad una cifra fissa annuale. E’ cosi?

    Nel caso della Juve, invece è il team ad “acquistare” le magliette dallo sponsor a circa 40 euro, e poi rivendere per proprio conto?

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