Il Catania è retrocesso, ma lancia la campagna abbonamenti. Sono arrivate oggi le decisioni della giustizia sportiva in merito alla situazione del Catania, coinvolto nello scandalo calcioscommesse dopo l’ammissione da parte del suo presidente, Antonino Pulvirenti, di avere comprato cinque gare. La formazione siciliana è stata comunque retrocessa in Lega Pro (oltre a una penalizzazione di dodici punti), ma vuole dimostrare comunque la voglia di non arrendersi come hanno già fatto in questa estate altre piazze (su tutte il Parma) ed è per questo che proprio viene lanciata la campagna abbonamenti per invitare i tifosi a non lasciare sola la squadra in questo momento difficile.
Si conoscono ancora pochi dettagli in merito al messaggio che si vorrà lanciare offrendo la possibilità ai sostenitori rossoblù di sottoscrivere la tessera, ma potremo sapere qualcosa in più già domani a partire dalle 11 in occasione dell’incontro con la stampa presso la sala conferenze del centro sportivo di Torre del Grifo dove sarà presente l’amministratore unico Carmelo Milazzo.
Intanto, la società rossazzurra ha ufficializzato la nuova composizione, già ampiamente anticipata, dei quadri dirigenziali: Giuseppe Bonanno direttore generale, Marcello Pitino direttore sportivo, Fabrizio Ferrigno collaboratore dell’area tecnica.
A poche ore dalla sentenza gli etnei ci hanno tenuto però a precisare di ritenere la decisione troppo pesante. A precisarlo è Edoardo Chiaccio, legale del Catania Calcio: “Riteniamo la sanzione troppo gravosa”. L’avvocato ha quindi annunciato la volontà della società siciliana di fare ricorso contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale della Figc.
La sentenza è stata però ritenuta eccessiva anche da parte del sindaco della città siciliana, Enzo Bianco, che ha voluto dire la sua in un momento che non aiuta certamente l’immagine di Catania: “La sentenza contro il Catania è eccessiva. Penso sia opportuno ricorrere contro questa sentenza. Fin dal primo momento avevo sottolineato che punizioni troppo drastiche avrebbero potuto compromettere gravemente il calcio in questa zona della Sicilia, con conseguenze assai gravi per tutto lo sport locale. Avevo apprezzato il grande equilibrio della richiesta del procuratore della Figc Stefano Palazzi, da tempo impegnato, con la sua azione, per un calcio più pulito. Ma i cinque punti chiesti da Palazzi sono stati più che raddoppiati, come se si volessero umiliare tutti quegli sportivi e tifosi catanesi che hanno nettamente preso le distanze dalle gravi colpe ammesse da Pulvirenti. Quest’ultimo, che pagherà di persona per le sue colpe, ha espresso la volontà di cedere la società e lasciare il calcio. Catania è una città di sport pulito e non merita una punizione di queste proporzioni. Ci auguriamo una soluzione più equa nel nostri confronti”.