Udinese, lo stadio Friuli diventa Dacia Arena? Avere uno stadio di proprietà è ormai fondamentale per una squadra che vuole aumentare gli introiti e veder crescere il suo fatturato e in casa Udinese questo sembrano averlo ben compreso visto che proprio nella stagione che sta per iniziare giocherà le gare casalinghhe in un impianto totalmente rinnovato. A sorpresa, però, secondo un’ndiscrezione lanciata dal “Messaggero Veneto” lo stadio Friuli potrebbe cambiare nome definitivamente dopo ben quarant’anni.
Questo fa certamente discutere i friulani, da sempre attaccati alle loro radici e probabilmente lo farà ancora a lungo. Il nuovo nome che potrebbe essere scelto infatti non richiamerà nessuna vecchia gloria locale, come ad esempio poteva capitare con il compianto commissario tecnico della nazionale Enzo Bearzot, ma la più redditizia e “moderna” denominazione con il nome di uno sponsor, in questo caso il main sponsor del club bianconero, la casa automobilistica rumena della francese Renault.
L’idea sarebbe quindi di trasformare lo stadio Friuli in Dacia Arena. Da quello che trapela siamo ormai ai dettagli per un’operazione che potrebbe portare alle casse comunali qualcosa come circa mezzo milione di euro all’anno da poter destinare agli altri impianti minori del capoluogo provinciale.
Il Comune di Udinese sembra vedere in modo positivo questa iniziativa, ma allo stesso tempo vorrebbe evitare di stravolgere troppo le abitudini dei cittadini e di urtare troppo i loro sentimenti. Per questo avrebbe proposto di non cancellare completamente la parola “Friuli” (simbolo della ricostruzione post terremoto) dalla nuova denominzione, suggerendo un meno traumatico “Dacia arena Friuli”.
Bisognerebbe ricordare infatti che il vecchio e il nuovo Stadio dei Rizzi in Udine è stato denominato “STADIO FRIUL”I per volontà degli stessi friulani. Questo impianto, infatti, compatto ma estremamente funzionale e moderno, sembra racchiudere tutte le fatiche, le tradizioni e le vittime di questa terra che ha segnato una parte importante della storia del nostro Paese. Pensare quindi a un cambiamento che per molti può sembrare radicale può essere traumatico, ma il calcio di oggi è anche marketing e quindi l’ingresso di 500 mila euro in più nelle casse di una società come l’Udinese può essere un aspetto non da poco.