Stadio Milan, il Questore: “Sicurezza adeguata come a San Siro”. Continua a essere viva la questione relativa alla costruzione del nuovo stadio del Milan, anche se sono ancora tanti gli aspetti da definire. Almeno apparentemente, infatti, la scelta primaria continua a essere quella del Portello, nei pressi di Casa Milan, area fortemente voluta da Barbara Berlusconi che ha curato in prima persona il progetto, anche se recentemente i costi troppo elevati che sarebbero necessari per la bonifica dei terreni hanno frenato in parte il progetto.
A intervenire sulla questione ora ci ha pensato il questore di Milano Luigi Savina, che ha voluto dire la sua sull’ipotesi di costruire, da parte del Milan, un secondo stadio, in città, oltre al Meazza, che rimarrebbe all’Inter: “Lo Stadio che c’è attualmente e’ sicuro, vediamo quello che ci sarà”, continua Savina, a margine di un convegno su polizia e sport, in corso a Expo. “In molte città ci sono 2 stadi, come nella vicina Torino. La sicurezza, in questa città, non è un problema”.
Per Savina i problemi relativi all’ordine pubblico che erano stati ipotizzati, soprattutto da parte dei residenti dell’area Portello, ci sarebbero comunque solo in parte: “Si tenga presente che uno dovrebbe diventare uno lo stadio esclusivo dell’Inter e l’altro del Milan e un po’ come adesso, ci sono delle partite alterne, quando gioca una squadra non gioca l’altra, la stessa cosa sara’ nell’ipotesi di un secondo stadio in città”.
Dopo la vittoria del bando per il Portello almeno ufficialmente in casa Milan le dichiarazioni sono state decisamente poche, probabilmente per mantenere un certo riserbo in attesa di decisioni più sicure. Le aree alternative che sono state ipotizzate sono quelle dello scalo Farini e dove attualmente sorge l’Expo (disponibile quindi dal mese di novembre), anche se il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni aveva precisato di avere altri scopi in mente per quest’ultima zona.