Il Teramo riparte dalla Lega Pro, tanti giocatori lasciano la squadra. L’estate sta per concludersi, ma per il Teramo è stato un periodo tutt’altro che semplice in cui la società è stata alle prese con le vicende giudiziarie legate a una presunta combine in merito alla gara con il Savona della scorsa stagione, anche se il club abruzzese ha sempre negato ogni responsabilità. Nonostante la recente decisione della Corte di Appello di riammettere il Teramo in Lega Pro, le conseguenze continuano a farsi sentire: diversi giocatori, infatti, hanno deciso di lasciare la squadra alla ricerca di un’altra avventura.
Dopo gli addii di Donnarumma andato alla Salernitana e Di Matteo e Rigione ai cugini della Virtus Lanciano, oggi, infatti, la società biancorossa ha ufficializzato la partenza di altri due atleti. Si tratta del difensore Alan Empereur, che ha deciso di risolvere il contratto consensualmente che lo legava alla società biancorossa fino al 2018, mentre l’attaccante Stefano D’Agostino si è trasferito al Matera Calcio. Nelle ultime ore aveva risolto il contratto anche il difensore romeno Vasile Mogos.
Per la formazione abruzzese, che oggi riprende gli allenamenti alle 16.30 al “Bonolis” guidata dal tecnico Vincenzo Vivarini, non sarà quindi semplice tornare alla normale attività come se nulla fosse successo, ma l’approggio dei tifosi, che dovrebbero essere presenti alla seduta odierna, non dovrebbe mancare.
Per una società che si è detta sempre innocente di fronte all’accusa di combine che gli è stata rivolta, ripartire dalla Lega Pro con una penalizzazione di sei punti, sarà quindi un ostacolo non da poco. La Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea ha però parzialmente accolto il ricorso del presidente del Teramo Luciano Campitelli, riducendo la sua inibizione da quattro a tre anni; è stata, altresì, mantenuta l’ammenda di 100 mila euro. A prendere il posto del Teramo in Serie B, che prenderà il via nel weekend in arrivo, sarà invece l’Ascoli, che ha sempre ribadito di ritenere un diritto partecipare al campionato cadetto al posto degli abruzzesi.