Mazzola e l’Inter, un amore che durerà in eterno grazie a tutto ciò che insieme hanno conquistato dal 1960 al 1999, prima come calciatore e poi come direttore sportivo per quattro anni.
Mazzola incorona l’Inter come, non solo regina del mercato, ma anche come la principale antagonista della Roma per la lotta alla scudetto. Quello che ha notato finora l’ex bandiera dell’Inter nella squadra di Mancini è il ritorno di una mentalità vincente. “E’ vera gloria quella dell’Inter? Mi sembra che Mancini abbia dato gioco a questa squadra e che ora ci sia una mentalità vincente e voglia di fare bene. Credo che gli interisti possano guardare bene a questo campionato“, ha detto ai microfoni di Radio Anch’io lo sport.
L’ex centravanti dell’Inter non dimentica però la Roma, principale candidata per la conquista dello scudetto: “La Roma fa un calcio che mi piace moltissimo e penso che sia la candidata numero uno allo scudetto. L’Inter e’ migliorata molto, non e’ ancora a quel livello ma ci potrebbe arrivare. L’Inter e’ migliorata grazie ai nuovi acquisti e a Mancini”.
Se l’Inter di Mancini è prima in classifica ed è migliorata molto dal punto di vista della mentalità, ciò è dovuto principalmente all’ottimo mercato fatto nella sessione estiva da Ausilio. Fra gli acquisti più azzeccati dell’Inter, Mazzola indica il centrocampista Kondogbia: “Se continua ad allenarsi come si deve e ha la testa a posto, può fare grandi cose. E’ quello che mi dà più fiducia di tutti“.
A prescindere dai nuovi arrivi, Sandro Mazzola elogia soprattutto il ruolo ‘all’inglese’ di Mancini all’interno della società: “Noi in Italia siamo indietro sull’idea di allenatore-manager e invece il ‘Mancio’ sta dimostrando che può funzionare. Ora quindi si apre una nuova era per gli allenatori“.
Oltre a parlare di scudetto, della Roma, dell’Inter e del ruolo importante che ha Mancini nella società nerazzurra, Mazzola si è soffermato anche sul Milan di Mihajlovic, dicendo che: ”Mi sembra abbiano buoni giocatori ma credo ci sia un problema di mentalità. Ieri temevo che segnassero, ma tifosi milanisti non devono essere arrabbiati perché per il futuro hanno un gruppo valido”.