Ricavi Manchester United – Quasi 140 milioni di euro investiti nell’ultimo calciomercato, di cui 50 solo per il giovane talento francese Anthony Martial (in gol sabato scorso nel 3-1 contro il Liverpool all’Old Trafford), cifre che lo stesso tecnico dei Red Devils, Louis Van Gaal, non ha esitato a definire esagerate, ma che il Manchester United, alla luce delle indicazioni arrivate ieri sul fronte dei ricavi può senza dubbio permettersi.

Nel comunicato depositato alla Security and Exchange Commission (Sec) in occasione dell’approvazione del bilancio al 30 giugno 2015, la dirigenza del Manchester United ha infatti indicato di attendersi per questa stagione ricavi compresi tra 500 e 510 milioni di sterline. Al cambio di ieri si tratta di una cifra vicina ai 700 milioni di euro, che se raggiunta farebbe del Manchester United il club più ricco del mondo, superando il Real Madrid, che per l’esercizio in corso si attende ricavi al netto delle plusvalenze per 582 milioni, e facendo meglio anche dei campioni d’Europa del Barcellona, che nei giorni scorsi hanno approvato il budget per l’esercizio 2015/16 indicando in 633 milioni di euro il target di ricavi (il club non l’ha specificato ma in questa cifra dovrebbe essere compresa anche la plusvalenza di circa 27 milioni legata alla cessione di Pedro al Chelsea).

Ricavi Manchester United, Real Madrid e Barcellona
Ricavi Manchester United, Real Madrid e Barcellona

 

Ricavi Manchester United – si allarga la distanza con la Serie A

Siderale diventerebbe la distanza con i club della Serie A. La Juventus, che venerdì ha approvato i conti al 30 giugno 2015, con ricavi per 325 milioni e un utile di 2,3 milioni, ha quest’anno la possibilità di raggiungere una soglia di fatturato di 350 milioni (al netto delle plusvalenze su Vidal e sull’area della Continassa). Ma molto dipenderà dal cammino in Champions League della squadra guidata da Massimiliano Allegri.

Da questo punto di vista, il bilancio al 30 giugno 2015 del Manchester United ha dimostrato che i Red Devils non sono affatto Champions dipendenti. Il club controllato dalla famiglia Glazer e quotato al New York Stock Exchange ha infatti chiuso l’esercizio 2014/15, coinciso con la mancata partecipazione alle coppe europee, con ricavi pari a 395,2 milioni di sterline (541,5 milioni di euro), in flessione rispetto ai 433,2 milioni di sterline dell’esercizio precedente.

La flessione dei ricavi riportata nel bilancio Manchester United 2015 è legata proprio alla mancata partecipazione alla scorsa edizione della Champions League. Se i ricavi commerciali sono infatti cresciuti a 196,9 milioni di sterline, rispetto ai 189,3 milioni del 2013/14, i proventi da diritti tv sono scesi a 107,7 milioni di sterline dai 135,8 milioni di un anno prima. Le minori gare disputate nella scorsa stagione ad Old Trafford hanno pesato anche sui ricavi da gare, scesi a 90,6 milioni dai 108,1 milioni della stagione conclusa al 30 giugno 2014.

L’esercizio si è chiuso con una leggera perdita (1,2 milioni di sterline, 1,64 milioni di euro) a causa dei maggiori oneri finanziari legati al riacquisto degli strumenti di debito (senior secured notes). A fine giugno il debito  finanziario netto dello United era pari a 255 milioni (da 275,4 milioni) a fronte di un patrimonio netto di 477 milioni.

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