Bilancio Inter 2015 – Cresce l’attesa tra i tifosi dell’Inter e tra gli appassionati di calcio e finanza per conoscere l’entità della perdita del club nerazzurro relativa all’esercizio chiuso al 30 giugno 2015. Un dettaglio non secondario visto che la società presieduta da Erick Thohir è sotto osservazione da parte della Uefa con la quale lo scorso maggio ha siglato un settlement agreement che pone però dei paletti in termini di rosso di bilancio solo a partire da questa stagione, in modo da arrivare al pareggio nell’esercizio 2018/19.
Domani la bozza del bilancio Inter 2015 sarà sul tavolo dei consiglieri di amministrazione del club, che dovranno approvare il documento da sottoporre poi all’assemblea dei soci di ottobre. Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane il bilancio Inter 2015 dovrebbe chiudere con una perdita netta di circa 90 milioni di euro. Questo è quanto riportato da tutte le principali testate giornalistiche. Se così fosse il rosso sarebbe davvero importante considerato che nel prospetto del bond da 300 milioni (che poi non fu collocato) la società indicava come perdita attesa per il bilancio Inter 2015 un rosso di 43,9 milioni (la metà rispetto ai 90 milioni indicati in questi giorni dalla stampa).
Sebbene fonti molto ben informate abbiano indicato come “astronomica” la previsione di una perdita di 90 milioni di euro, se il cda odierno dovesse davvero approvare un bilancio con un passivo così pesante, la spiegazione potrebbe essere ricercata nella necessità del club di spesare nel passato esercizio costi non ricorrenti ed eventuali svalutazioni di asset per non appesantire eccessivamente il bilancio 2016, il primo che rientra nel periodo relativo al settlement agreement con l’Uefa e che dovrà chiudere con un rosso massimo di 30 milioni di euro.
Da questo punto di vista, come già sottolineato più volte su Calcio&Finanza, la qualificazione alla prossima edizione della Champions League diventa cruciale in termini finanziari per l’Inter che questa estate ha condotto una importante campagna di rafforzamento sul mercato i cui costi sono tuttavia stati spostati, almeno in parte, sul bilancio 2016/17, quando nella speranza del management e dei tifosi, la squadra guidata da Roberto Mancini (oggi al primo posto in Serie A a punteggio pieno) sarà tornata in Champions beneficiando così dei ricchi premi della competizione.
La nuova governance dopo l’addio di Fassone
Sul tavolo del cda dell’Inter dovrebbe finire anche la nuova struttura manageriale dopo l’uscita di Marco Fassone dal ruolo di direttore generale. Per il momento il ceo Michale Bolingbroke avrà tutte le deleghe, comprese quelle dell’area sportiva che erano di Fassone, ma Piero Ausilio e gli uomini di fiducia del direttore sportivo dovrebbero rimanere al loro posto. Secondo il Corriere dello Sport, il vicepresidente Javier Zanetti dovrebbe partecipare in maniera ancora più attiva alla scelta dei giocatori insieme a Mancini e a Bolingbroke. In questa prima fase non arriverà un nuovo dg anche se ieri in tribuna Thohir ha incrociato Gardini del Verona, uno dei candidati a sbarcare a Milano. James White sarà invece il supervisore della Pinetina, David Garth “controllerà” San Siro.
Il rinnovo della sponsorizzazione Pirelli
Tra gli impegni nell’agenda di Thohir, che dovrebbe ripartire per l’Indonesia nel fine settimana, anche il rinnovo della sponsorizzazione con Pirelli. E’ possibile un incontro con Marco Tronchetti Provera per discutere dell’accordo che scadrà a fine stagione e potrebbe essere prolungato con un quinquiennale da 12-15 milioni a stagione.