Serie A donne vicina allo sciopero, c’è l’appoggio dell’Assocalciatori. Il campionato di Serie A di calcio femminile rischia di non partire a causa dei problemi che ormai da tempo si avvertono e che ancora continuano a permanere. L’assocaciatori non ha esitato ad appoggiare la possibile decisione di scioperare: “Non si gioca – è la posizione del sindacato – qualora i problemi del movimento non dovessero essere risolti”.
Per far conoscere meglio la propria posizione su una questione così delicata l’Aic ha voluto emettere una nota ufficiale: “Nel corso del consiglio federale del 31 agosto è stato formato un comitato esecutivo che avrebbe dovuto prendere decisioni virtuose sul Calcio Femminile – sottolinea l’Aic in una nota – ad oggi non è arrivata alcuna convocazione ufficiale, nonostante il fermento e l’evidente malcontento che il movimento ha continuato a mostrare nei vari incontri. Si respira un forte desiderio di seguire la linea della protesta collettiva, arrivando a bloccare le partite qualora i problemi che attanagliano questo movimento non dovessero essere risolti: vincolo sportivo, accordi economici pluriennali, fondo di garanzia.
A originare il malcontento ci sarebbero proprio una serie di disagi che causano intoppi ormai da mesi: “La finale di Coppa Italia è stata giocata il 23 maggio scorso – prosegue il sindacato calciatori – ora, a distanza di quattro mesi, ci apprestiamo a seguire la SuperCoppa del 26 settembre con gli stessi presupposti: carenza organizzativa e di attenzione per un trofeo che vedrà in campo 13 azzurre tra Brescia e Verona. Assieme a ciò – la conclusione dell’Aic – crediamo sia doveroso una programmazione federale seria e condivisa per lo sviluppo di questo sport ormai stanco di essere considerata una “ruota di scorta” rispetto al resto d’Europa”.
Patrizia Panico, attaccante della Fiorentina Women’s e capitano della Nazionale, non ha però potuto nascondere il proprio stupore per una situazione che poteva essere risolta prima: “Sono un pò sorpresa, non capisco la tempistica di questo annuncio. Prima di esprimermi devo fare luce su questa dichiarazione. Sapevamo che c’era questa possibilità e che lo sciopero è un’arma che abbiamo per cambiare la rotta, ma non capisco la tempistica”.
Da quello che trapela, però, la presa di posizione dell’Aic potrebbe avere avuto effetto sulle calciatrici, la maggior parte delle quali sarebbe d’accordo sull’idea di scioperare: “Le ragazze sono decise e motivate, soprattutto quelle della nazionale”.
Rosella Sensi, presidente della commissione Figc per lo sviluppo del calcio femminile, ha però un’idea completamente diversa rispetto a quella che sta prendendo piede: “Trovo strana la minaccia di uno sciopero da parte di una categoria rappresentata dal suo stesso presidente nel comitato per il calcio femminile istituito venti giorni fa. Spero che possano risolversi al più presto e in maniera fattiva i problemi del calcio femminile per il bene dello stesso movimento. LO sciopero non serve“. La Sensi ha ricordato anche che lo stesso Damiano Tommasi, ha capo dell’Assocalciatori, ha un ruolo all’interno del comitato ristretto istituito dalla Federazione a inizio agosto per prendere di petto la situazione del calcio femminile