Inter, è stata una giornata intensa per il club nerazzurro. Alla presenza del presidente Erick Thohir il cda del club ha approvato il bilancio relativo al periodo tra l’1 luglio 2014 e il 30 giugno 2015.

Intanto davanti agli uffici della Saras ha parlato di Inter l’ex presidente Massimo Moratti. “E’ presto per parlare di scudetto cinque giornate sono poche. La squadra mostra bel gioco. Bene Alex Telles, Felipe Melo e Joao Miranda ma anche il piccoletto in difesa, Gary Medel, e’ come un nuovo acquisto. Kondogbia? E’ ancora giovane, non possiamo pensare che sia subito come Vieira“.

Moratti, sollecitato da una seconda intervista, e’ tornato ancora a parlare di scudetto. “Da tifoso ci spero e posso anche pronunciare questa parola. La speranza e’ quella di tutti gli interisti, lo vogliamo sin dal primo giorno. La partenza e’ stata sicuramente molto buona“. L’Inter e’ prima in classifica con sei gol realizzati e uno subito.

Un’Inter davvero da record… “Tutti i record sono fatti per essere battuti – ha sottolineato Moratti – speriamo che questa squadra possa superare quelli del passato. Questa e’ la speranza per il futuro“.

Nel parlare della Juventus, Moratti ha usato cautela e morbidezza senza sottolineare il momento negativo dei bianconeri: “La Juve? Non preoccupano tanto i punti di distacco, quanto la fortuna, gli episodi che sembrano girare contro. Non e’ mai facile ripartire dopo aver cambiato molto, anche se sono stati presi grandi giocatori. Credo, pero’, che tanti episodi siano a loro sfavore.Questo credo conti“.

L’ex patron nerazzurro si sofferma a parlare anche della Fiorentina, prossima avversaria dell’Inter, ma anche del buon lavoro che sta svolgendo Mancini. “Sousa e’ bravo e sveglio, sarà un match pericoloso come tutti gli altri. Forse sembrerà una frase banale, ma e’ così. Rossi e’ forte e ha grandissima classe, se giocasse renderebbe ancor più forte la Viola. Mancini? E’ sempre lo stesso – ha concluso Moratti -, ha grande professionalità e caparbietà. Lo scorso campionato, che e’ andato male, e’ inoltre servito a tutti. Ora i meriti sono per l’80% suoi“.

Infine una battuta sull’uscita di scena di Fassone: “Non e’ una cosa di mia competenza, riguarda gli altri membri della società“.

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Laureato in scienze politiche, ha frequentato il master in 'Informazioni multimediali e giornalismo economico' presso il Sole24Ore.