Stadio Napoli, il botta e risposta a distanza tra il presidente del club partenopeo, Aurelio De Laurentiis, ed il sindaco Luigi De Magistris, prosegue ad oltranza e senza esclusione di colpi.
Questa volta però ad iniziare è il numero uno di Palazzo San Giacomo che, riferendosi a quanto dichiarato ieri a Radio Kiss Kiss dal numero uno del Napoli, ha detto: “Porterei più rispetto, in quello che De Laurentiis ha chiamato ‘cesso’ il Napoli, Maradona ha vinto uno scudetto, e quando ci vado provo emozioni che in un cesso in genere non provo“.
De Magistris parla di rispetto nei confronti di una struttura che, sebbene sia fatiscente, è sempre il luogo dove il Napoli ha vinto i suoi due unici scudetti. Il sindaco di Napoli lancia però anche un piccola provocazione a De Laurentiis dicendo che, “se lo ritiene un ‘cesso’ facesse presto a mettere i soldi per farlo diventare un salotto più accogliente. Se non lo fa, io mi sto muovendo e ho iniziato a lavorare a un piano ‘b’“.
Si tratta, spiega il sindaco di Napoli, di “un’opzione senza risorse private, con un modello creativo unico, tutto napoletano, con finanziamenti in parte pubblici e in parte con modalità di raccolta fondi non nuove a questa amministrazione, come il crown funding“.
Nonostante questo, sottolinea de Magistris, “auspichiamo la realizzazione del piano ‘a’. Il presidente ha detto che vuole investire, noi risponderemo se la proposta è fattibile, se lo è sono felicissimo perché il mio obiettivo è farlo con De Laurentiis e con il Calcio Napoli, sarebbe il mio motivo di maggiore soddisfazione“.
Ma, sottolinea De Magistris, “non posso più aspettare, non mi sembra serio. A fine ottobre scadono i termini e dovremo dare una risposta definitiva al presidente in base alle proposte date. Entro fine 2015 – conclude – dobbiamo chiudere la partita, in un modo o nell’altro“.