Mentre la Nike è al lavoro per creare la nuova maglia della prossima stagione – pare si ispirerà agli anni Novantail Barcellona è al lavoro per renderla sempre più ricca.

In due modi: da una parte, trattando per il rinnovo con la Qatar Airways. Dall’altra, cercando di aggiungere un nuovo sponsor al proprio portafoglio. E da far comparire sulle maglie da allenamento.

Il rinnovo con Qatar Airways

Il rapporto con la compagnia aerea araba sembrava al capolinea, almeno secondo quanto filtrato da Josep Bartomeu all’epoca della sua candidatura a presidente del Barcellona. La trattativa invece per il rinnovo non si sarebbe mai interrotta, tanto che l’uscita di quello che poi è stato eletto numero uno del club è stata negli ultimi giorni interpretata come una mossa strategica, usata per testare il gradimento del brand presso i tifosi. Non dimentichiamo che il tema dello sponsor sulla camiseta blaugrana è un tema delicato: fino a qualche stagione fa, la maglia del Barcellona era intonsa e considerata intoccabile.

Attualmente, secondo quanto filtra dalla Spagna, le parti starebbero trattando le seguenti condizioni: aumento a circa 60 milioni annui dagli attuali 36 e “liberazione” della maglia da allenamento. Non è ancora dato sapere se nell’accordo possano rientrare anche i naming rights del Camp Nou.

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Con il nuovo contratto, il Barcellona appaierebbe il Manchester United in cima alla classifica

La maglia da allenamento firmata Botemanìa

Qui si aprono le condizioni per il secondo scenario. Il club ha aperto un secondo tavolo di trattative, per non lasciare sguarnito il kit di entrenamiento. Il brand interessato è Botemanìa, sito di scommesse online gestito dalla Gamesys Spain Plc, società con domicilio fiscale a Gibilterra e controllata a sua volta dalla inglese Gamesys. 

Le parti si sono incontrate nelle ultime ore, per definire l’accordo. Il club, secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, avrebbe 48 ore di tempo per formulare la richiesta definitiva per la sponsorship, che si aggirerebbe sui 40 milioni di euro all’anno.

Sulla carta, quindi, il Barcellona arriverebbe a 100 milioni e supererebbe il Manchester United. I Red Devils prendono in tutto circa 83 milioni l’anno: 60 milioni di euro da Chevrolet per la maglia da gara, più 138 milioni (ma divisi in 8 anni) da Aon per la maglia da allenamento più i naming rights del centro tecnico del club e la sponsorship delle tournée.

Un sorpasso che però riguarda solo gli sponsor istituzionali: se si aggiungono quelli tecnici, lo United sarebbe ancora primo, con i 94 milioni di Adidas contro i 33 di Nike. In tutto, sarebbero 177 milioni per lo United, contro i 133 del Barcellona. A meno di un rinnovo sostanzioso con la casa di Beaverton.

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.

2 COMMENTI

  1. E’ impossibile che lo sponsor per solo la maglia di allenamento paghi 40 milioni. Non avrebbe senso nemmeno rapportato allo sponsor per la prima maglia che paga solo 20 di più ma con una visibilità molto superiore. Se la maglia di allenamento vale 40 milioni allora la prima dovrebbe valere almeno 200 milioni visto la differenza sostanziale di visibilità.

    • Ciao, non è un caso che abbiamo citato l’esempio dello United con Aon. Solitamente (anche se nel caso del Barcellona non è ancora ufficiale) in questi casi gli accordi sono più ampi e prevedono l’inclusione dei naming rights del centro tecnico ad esempio, o l’uso del marchio in specifiche campagne. E se si concretizzasse nel caso Blaugrana, la notorietà delle strutture del club e in particolare della Masia possono giustificare tale importo della sponsorship.

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