Calcioscommesse, prosegue il lavoro della Procura federale per lo scandalo scoppiato alla fine della scorsa stagione calcistica. Non c’e’ pace sotto l’Etna tra calcio e casi match fixing. Ci sono una serie di partite nel mirino degli inquirenti relative allo scorso campionato di serie B (Catania-Avellino 1-0 del 29/3/2015; Varese-Catania 0-3 del 2/4/2015; Catania-Trapani 4-1 dell’11/4/2015; Latina-Catania 1-2 del 19/4/2015; Catania-Ternana 2-0 del 24/4/2015; Catania-Livorno 1-1 del 2/5/2015; e Messina-Ischia Isola Verde (Lega Pro) del 18/4/2015).
Il procuratore della Figc, Stefano Palazzi, ha deferito al Tribunale federale nazionale (sezione Disciplinare) Daniele Delli Carri, ex direttore sportivo del Catania, Giovanni Luca Impellizzeri e lo stesso club etneo per responsabilità oggettiva nell’ambito della vicenda delle irregolarità della passata primavera.
Lo ha reso noto nel dettaglio in un comunicato della Figc in cui si specifica che Delli Carri e Impellizzeri dovranno rispondere della violazione di cui all’art. 9 Cgs, perche’ in numero superiore a tre, si associavano tra di loro e con Antonino Pulvirenti, Gustavo Pablo Cosentino, Pietro Di Luzio al fine di commettere una serie indeterminata di illeciti sportivi e scommesse irregolari.
L’azione ha alterato secondo gli inquirenti “il regolare svolgimento e il risultato di gare del campionato di calcio di Serie B”.
La decisione resa nota oggi dalla Figc è solo l’ultima che ha visto coinvolto il Catania. Già un paio di settimana fa il club siciliano si è visto tolto nuovamente i nove punti che aveva conquistato nelle prime tre giornate di Lega Pro, tenendolo così relegato all’ultimo posto in classifica ancora a -9 punti.
Dunque, il calcioscommesse continua a pesare come un macigno su club, tifosi e città che, nonostante gli errori commessi da Pulvirenti e dai suoi dirigenti, sperava di ripartire dalla Lega Pro senza ulteriori deferimenti e penalizzazioni, in modo tale da cancellare quanto prima il recente e poco glorioso passato.