Il Tribunale dell’Unione Europea ha dato ragione al ricorso della Dynamo Minsk: il club bielorusso si vedrà sbloccati i fondi. La decisione era stata presa dal Consiglio Ue tre anni fa, visto che il proprietario del club, Yury Aleksandrovich Chyzh, risultava sostenitore del regime imposto nel Paese da Lukashenko.
L’Unione Europea aveva previsto nel 2012 il congelamento dei beni per tutti coloro i quali risultavano aver finanziato il presidente della Bielorussia, in carica dal 1994 e il cui corso politico è riconosciuto come regime totalitario. La decisione della Ue era stata presa come risposta alle violazioni dei diritti umani volute dal leader del Paese dell’ex Urss.
Il Tribunale con sede in Lussemburgo ha ribaltato la decisione: “il Consiglio non ha fornito elementi di prova a dimostrazione del fatto che Chyzh sostenesse finanziariamente il regime di Lukashenko, con la conseguenza che la sua iscrizione negli elenchi non è giustificata”. A venire colpito era stato anche il club: secondo le accuse del Consiglio, Chyzh finanziava Lukashenko attraverso la società con la quale controlla la Dynamo, la Triple.
“Il Tribunale osserva inoltre che il Consiglio non è riuscito a dimostrare che la Triple sostenga finanziariamente il regime di Lukashenko. Per quanto concerne il Football Club «Dynamo-Minsk» e le altre società il cui nome è stato aggiunto agli elenchi in quanto controllate della società Triple, il Tribunale accerta che l’iscrizione illegittima del nome della società Triple inficia anche la legittimità dell’iscrizione delle sue controllate, compresa quella del Football Club «Dynamo-Minsk». Infine, a causa della loro proposizione tardiva, il Tribunale respinge in quanto irricevibili i ricorsi che il sig. Chyzh, la società Triple, due delle sue controllate (la Variant e la TriplePharm) e il Football Club «Dynamo-Minsk» avevano proposto al fine di ottenere l’annullamento parziale degli atti che prorogavano il congelamento dei loro capitali fino al 31 ottobre 2014. Per contro, il Tribunale annulla tali atti per quanto riguarda le controllate della Triple che hanno proposto i loro ricorsi entro il termine impartito”, spiega la sentenza del Tribunale..