Stadio Roma, Coni Servizi: “Non sarà facile, ci sono tanti ostacoli”. Continua a rimanere ferma la volontà della Roma, spinta anche dal presidente James Pallotta, di costruire uno stadio dove poter giocare le gare casalinghe e lasciare quindi l’Olimpico, anche se finora nel percorso che porta alla realizzazione del progetto non sono mancati gli intoppi.
Franco Chimenti, attuale presidente di Coni Servizi ed ex presidente della Lazio, ha voluto quindi fare il punto sulla situazione sottolineando che sono ancora diversi gli aspetti da chiarire per farà sì che la Roma possa avere il suo stadio: “Io non credo che sarà facile la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Mi dispiace moltissimo – ha aggiunto Chimenti all’Adnkronos – mi auguro che la Roma possa andare avanti anche celermente, però ho motivo per dire che di difficoltà ce ne sono tante, sia a livello ambientale, sia politico ma speriamo che si riescano a superare”.
A conferma dei dubbi avanzati da Chimenti c’erano state anche le sollecitazioni portate avanti recentemente da parte dell’associazione Italia Nostra, che aveva messo in evidenza che la zona di Tor di Valle, dove dovrebbe sorgere l’impianto, può essere considerata a rischio. Già a inizio mese, infatti, il Ministro dell’Ambiente aveva sottolineato gli enormi problemi intrinsechi nella zona dove sarebbe necessario effettuare onerosissime opere di mitigazione propedeutiche al nulla-osta. Una situazione che sembra ricordare i dubbi sollevati più recentemente in merito alla volontà, attualmente decaduta, del Milan di costruire lo stadio in zona Portello, nei pressi di Casa Milan.
Chimenti ha voluto però precisare, per chi dovesse avere qualche dubbio, di non avere niente in contrario rispetto alla volontà della Roma di costruire lo stadio, ma la situazione andrà analizzata con attenzione: “Come Coni Servizi perderemmo un cliente importante, ma noi pensiamo che per le società calcistiche sia fondamentale, per competere ai massimi livelli, avere uno stadio di proprietà, come è riuscita a fare la Juventus”.