Venezia, si riparte dalla D ma obiettivo il ritorno in serie A. Dopo il tumultuoso addio al Bologna, l’avvocato statunitense Joseph Tacopina continua a essere impegnato nel mondo del calcio e ora ricopre il ruolo di presidente del Venezia, un club che dopo diverse vicissitudini si trova a ripartire dalla serie D, ma questo non significa comunque avere accantonato le ambizioni per il futuro.
Il Venezia FC è stato rifondato la scorsa estate ed è ora capolista del girone C della Serie D a conferma delle potenzialità di cui è dotata la squadra come ha confermato lo stesso Tacopina: “Tutto nasce per me da una sfida, perché affrontare le sfide è sempre entusiasmante. E noi riporteremo il Venezia al livello che si merita, cioè in serie A. E’ una situazione molto particolare – ha aggiunto – partire da un punto di difficoltà, ma con una lunga storia alle spalle da ricostruire”.
Tacopina, già presidente del Bologna e vicepresidente della Roma, detiene la maggioranza del pacchetto azionario della società lagunare, del quale fanno parte anche James Daniels e un altro imprenditore, che preferisce rimanere anonimo. Il presidente non ha escluso comunque la possibilità di dover vagliare tra qualche tempo la possibilità di avere nuovi soci, una scelta che stanno facendo anche diversi club più blasonati: “Se in futuro avremo bisogno di nuovi soci, li troveremo”, ha precisato il presidente.
Anche il Venezia però sembra avere compreso quanto sia fondamentale per incrementare introiti e fatturati essere dotati di uno stadio di proprietà e per questo si sta già lavorando a questo progetto: “Stiamo lavorando per trovare il miglior progetto di un nuovo stadio, ma questo sarà solo di supporto alla squadra: non siamo venuti qui come costruttori edili, per fare il nuovo stadio, ma per ricostruire la squadra. Avere una struttura all’avanguardia, di cui Venezia e il Veneto siano orgogliosi, rientra nel progetto e ne abbiamo parlato anche con il sindaco. Ma gli obiettivi primari erano la rinascita del Venezia e il coinvolgimento dei tifosi, che vogliamo ricambiare del sostegno dando loro soddisfazioni”. “Adesso – ha concluso Tacopina – vogliamo creare anche un rapporto tra squadra, comunità, organizzazioni locali ed aziende, cercandone il coinvolgimento per far crescere insieme il progetto”.