Fifa, il principe Alì presenta ufficialmente la candidatura. Il principe di Giordania Ali bin al- Hussein ha presentato ufficialmente la sua candidatura per le elezioni Fifa che, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, dovrebbero tenersi il prossimo 26 febbraio. L’uomo ha deciso di muoversi nuovamente per ottenere la poltrona più prestigiosa alla guida del massimo organismo calcistico a livello mondiale nonostante la sconfitta subita lo scorso maggio quando a vincere era stato ancora una volta Joseph Blatter. Per lo svizzero, però, ormai travolto dagli scandali che hanno coinvolto la sua persona e alcuni suoi collaboratori, arrivare alle dimissioni è stato praticamente inevitabile.
In occasione della tornata elettorale di maggio Alì era però rimasto sconfitto, pur essendo riuscito ad ottenere l’appoggio della Uefa e di Platini. Già da qualche tempo il giordano aveva dichiarato di essere pronto a candidarsi nuovamente, anche se per molti ancora una volta sembrava quasi scontato che dovesse prepararsi a una nuova sconfitta: il favorito, infatti, questa volta era l’attuale presidente della Uefa, Michael Platini. Ora, però, il francese e Blatter risultano essere sospesi dal Comitato Esecutivo della Uefa per 90 giorni da ogni attività legata al calcio e questo inevitabilmente non giova molto alla reputazione di “Le Roi”.
Sottoscritta ufficialmente la sua candidatura, il principe Ali ha commentato con i giornalisti: “Sono fiducioso che la Fifa possa riemergere da questo periodo difficile – ha spiegato -, che possa restaurare la sua reputazione e diventare quell’organizzazione che è ancora una volta potrà essere guardata con rispetto”.
Nonostante ci sia già una data stabilita da tempo per andare al voto, c’è però chi ancora nutre dubbi sul fatto che si possa fare davvero una scelta il 26 febbraio. Un momento cruciale per capire quello che accadrà è proprio la giornata di oggi, soprannominata dalla Uefa “il giorno dello showdown”. A Nyon, infatti, si terrà un’assemblea informale convocata proprio da Platini per cercare di fare il punto sulla situazione e non è escluso che il francese possa spingere i presenti per il rinvio in attesa che per lui arrivino tempi migliori e che le nubi arrivate sulla sua testa dopo la recente sospensione si dissolvano almeno in parte. Per “Le Monde”, una delle testate più autorevoli in Francia, Platini può considerarsi addirittura “politicamente morto”, avremo quindi un principe per la prima volta alla guida della Fifa?