Scandalo FIFA, adesso non basta più capire solamente la posizione di Joseph Blatter e di chi, insieme al presidente svizzero, ha agito in questi anni nel mondo del calcio. Ora si vuol tentare di capire anche in che modo sono stati svolti i fatti e quanto questo possa influire anche sull’immagine delle singole Federcalcio.
Proprio per capire cosa sia successo in questi anni, la Federcalcio tedesca ha deciso di aprire un’inchiesta dopo le accuse di ‘Der Spiegel’ in merito all’assegnazione alla Germania dei mondiali 2006, che secondo la versione on-line del settimanale sarebbe stata comprata.
Il comitato promotore avrebbe infatti creato un fondo nero nel quale sarebbero confluiti 6,7 milioni di euro versati dall’ex Ceo di Adidas, Robert Louis Dreyfus. L’ingente somma sarebbe stata versata prima della decisione del 6 luglio 2000 della Fifa di assegnare la Coppa del Mondo alla Germania.
Parte di questo denaro sarebbe stato utilizzato per comprare quattro voti dei rappresentanti asiatici del comitato esecutivo della Fifa che decide sull’assegnazione della rassegna iridata.
Al momento grandi certezze su come realmente siano andati i fatti non ci sono. Quel che ha fatto smuovere tutto, non sono soltanto le accuse di ‘Der Spiegel’ in merito all’assegnazione alla Germania dei mondiali 2006 ma il possibile coinvolgimento nell’operazione dell’ex Ceo di Adidas, Robert Louis Dreyfus.
Le accuse lanciate dal settimanale tedesco ‘Spiegel’ secondo cui sarebbero stati utilizzati fondi neri del comitato presieduto da Beckenbauer, hanno spinto il numero uno della Federcalcio tedesca, Wolfgang Niersbach, ad ammettere l’irregolarità di un pagamento di 6,7 milioni alla Fifa.
Dunque, i quattro voti che risulterebbero comprati quindici anni fa, potrebbero adesso danneggiare, non solo l’immagine della Germania calcistica ma l’intera Federcalcio tedesca che mai e poi mai si sarebbe aspettata una cosa simile dai suoi dirigenti.