Scandalo FIFA Abete. “L’Uefa non chiedera’ il rinvio delle elezioni della Fifa, significherebbe continuare a far si’ che questa realta’ si trascini per lungo tempo e sarebbe un elemento di debolezza. Bisognera’ vedere cosa pensano le altre confederazioni, la cosa migliore sarebbe dare delle risposte il prima possibile”.Cosi’, ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ su RadioUno, Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e vice-presidente dell’Uefa, alla vigilia della riunione di domani del Comitato Esecutivo della federazione internazionale.
“Al posto di Platini, non mi dimetterei – prosegue Abete, parlando della situazione delicata del numero uno dell’Uefa, candidato alla presidenza Fifa e sospeso per tre mesi dal Comitato Etico per la vicenda del pagamento da 2 milioni di franchi svizzeri effettuato dalla Fifa a suo vantaggio nel 2011 – Una cosa e’ dimettersi per una situazione sportiva, un’altra di fronte all’onta di un’accusa infamante. Una cosa e’ essere corrotti o aver commesso errori con una ricaduta politica e personale forte, sono due cose diverse. Platini ha incassato delle somme ma ha pagato le imposte: difficilmente, per fare cose illecite, si emette fattura e si pagano le tasse.Bisogna capire prima se l’episodio e’ collegato ad un improprio utilizzo di risorse o si tratta di una situazione gestita male con danni all’immagine oggettivi e non da poco”.
“I passaggi fondamentali sono il Comitato Esecutivo della Fifa di domani e il 26 ottobre, data di scadenza delle candidature – conclude Abete – L’Uefa ha l’occasione utile e necessaria per coordinarsi con tutte le altre confederazioni. Se non ci fosse una candidatura alternativa bisognera’ appoggiare i candidati che avranno presentato le firme entro il 26”.