Calcioscommesse, udienza preliminare il 18 febbraio per Conte e altri 103. E’ stata fissata per il 18 febbraio 2016 l’udienza preliminare relativa allo scandalo Calcioscommesse che ancora continua a turbare il nostro calcio, in un periodo già di per sè non del tutto felice per questo sport dopo le sospensioni inflitte a Joseph Blatter e Michael Platini. A prendere in esame le varie situazioni sarà il gip di Cremona Pierpaolo Beluzzi.

Il personaggio più illustre coinvolto in questa inchiesta che prosegue ormai da tempo è certamente il ct dell’Italia Antonio Conte, che si è comunque sempre detto estraneo alle pesanti accuse che gli vengono rivolte, ma l’avviso è stato notificato ad altre 103 persone. Tra gli altri sportivi oggetto di indagine ci sono anche l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, Stefano Mauri della Lazio e il presidente del Siena Massimo Mezzaroma.

Conte è stato rinviato a giudizio: nella richiesta, il procuratore di Cremona Roberto di Martino spiega, in relazione all’incontro Albinoleffe-Siena, che il tecnico pugliese e il vice allenatore Angelo Alessio, entrambi in quel periodo in forze alla società toscana, “contribuivano all’alterazione del risultato della partita non impedendo l’evento illecito, nonostante il dovere di sorvegliare la condotta morale e sportiva dei calciatori”. Altro dovere a cui Conte e Alessio sarebbero venuti meno è quello di essere “esempio di disciplina e correttezza sportiva” previsto nei confronti dei tecnici dal Regolamento del settore tecnico approvato dalla Figc il 27 luglio 2005.

Il giudice per l’udienza preliminare ci ha inoltre tenuto a precisare la complessità organizzativa di un processo di queste dimensioni e tipologia comporta in particolare per Uffici di piccole dimensioni come il Tribunale di Cremona. Una complessità che “alla luce delle croniche carenze di collaboratori amministrativi l’assoluta necessità di innovare il processo”.

Il processo è stato così interamente digitalizzato “attraverso soluzioni ad alto contenuto di tecnologia” (80 files corrispondenti agli 80 faldoni di cui è costituita l’inchiesta) ma richiede anche un “approccio collaborativo delle parti coinvolte”, in particolare dei difensori.

Leonardo Cammarata, il legale che sta seguendo ora Conte in questo filone di inchiesta legato al calcioscommesse, ci ha tenuto a ribattere tutte le accuse che gli vengono contestate, ma allo stesso tempo a escludere ogni possibilità di un patteggiamento: “E’ una forzatura il capo di imputazione della Procura di Cremona. Si è passati da una condotta attiva contestata nell’avviso di chiusura della indagini a una condotta omissiva”.

 

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.