Serie B si mobilita con l’iniziativa “Un giorno per la nostra città”. La Serie B scende in campo in maniera attiva per trascorrere un giorno insieme alle donne e ai bambini della propria città e dimostrare quindi come il mondo del calcio possa essere vicino ai propri tifosi e alle persone che vivono un momento di difficoltà. Oggi, martedì 20 ottobre, è così ripartita l’iniziativa “Un giorno per la nostra città” che si sofferma sul tema I bambini, le giovani mamme, le giovani donne: il rispetto per il futuro e i valori da recuperare. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Lega di Serie B ed è ormai attivo per la terza stagione.
L’iniativa prevede che ognuna delle 22 società appartenenti al campionato cadetto, con i propri calciatori, allenatori, dirigenti, dedichi un giorno al mese alla propria comunità, da ottobre a marzo, impegnandosi a realizzare iniziative a favore dell’infanzia e le donne, la terza eta’, l’integrazione sociale, la diversa abilita’ e, infine, l’educazione civica. La prima data e’ per le mamme, le donne, i bambini, sorgenti di vita, protagoniste della scena quotidiana e frutti preziosi da difendere e proteggere dalle violenze comuni, non solo fisiche.
Particolarmente originale quanto accaduto ad Ascoli, dove in piazza del Popolo va in onda una reinterpretazione del Gioco dell’oca con caselle occupate da giocatori bianconeri e da “valori da recuperare”. Lo Spezia visita e gioca con i bimbi di un oratorio, a Bari si prevede anche un secondo momento, dopo quello ludico, di confronto con le madri. A Salerno incontro con le donne dell’attivita’ Mamme in rete, mentre il Trapani si reca dai bambini e dalle giovani mamme ospiti della Comunita’ “Servi di Gesu’ povero”. A Cagliari la squadra partecipa a un progetto del Comune teso a garantire la voce dei bambini nella programmazione delle politiche sociali, a Novara invece l’incontro e’ con una cooperativa che garantisce supporto ai minori e alle mamme con disagio sociale.
Diverse invece le squadre che hanno deciso di fare visita ai reparti pediatrici degli ospedali: è il caso di di Brescia, Como, Livorno, Modena, Avellino, dove il pomeriggio continua al reparto di recupero psicologico per le mamme post-partum, e Cesena con i giocatori che regalano un libro: la lettura come valore da recuperare nelle giovani generazioni. Il Perugia va all’asilo, il Crotone alle elementari, la Virtus Lanciano in un istituto comprensivo sul tema “Imparare a sognare”, la Virtus Entella al parco dove i giocatori porteranno anche mogli e figli e giocheranno insieme ad altri bambini. Il Vicenza si reca in un centro che assiste mamme in attesa e bambini per un supporto psicologico. Pescara prevede l’evento presso la sala consiliare del Comune, il Latina incontrerà dopo l’allenamento bambini e mamme per giochi e foto ricordo. Pro Vercelli e Ternana hanno fissato l’evento la prossima settimana.