Beccalossi, ex grande centrocampista dell’Inter, parla dell’attuale campionato di Serie A e delle possibili pretendenti al titolo. Lotta dura e ricca di insidie ma che, per l’ex giocatore nerazzurro, si riduce soltanto a due squadre.
“Chi alzerà la coppa dello scudetto? In questo momento vado su Napoli e Roma“. Lo ha detto Evaristo Beccalossi, centrocampista dell’Inter a cavallo degni anni ’80, intervenendo negli uffici della Lega Serie A, a Milano, alla presentazione della collezione Panini ‘Adrenalyn XL’, primo assaggio per gli appassionati delle figurine dei calciatori.
Il calcio di oggi, rispetto a quello degli anni ’70 e ’80, è molto diverso, soprattutto perché a quei tempi, sia con i compagni di squadra che con gli avversari, si aveva un rapporto diverso. “Il compagno più forte con cui ho giocato? ‘Spillo’ Altobelli: abbiamo fatto tanti anni insieme. L’avversario più forte? Maradona è stato il più grande. Tutti noi correvamo, lui aveva un fruscio come un puma“, ha aggiunto Beccalossi.
Col passar degli anni il calcio è cambiato anche perché è cambiata anche l’immagine dei calciatori, diventati adesso più delle aziende che pensano al business più che dedicarsi alla squadra e al divertimento semplice come ai tempi di Beccalossi. Proprio l’ex calciatore dell’Inter mette in risalto questa differenza: “Conti e Pruzzo della Roma, Cabrini, Tardelli e Zoff della Juve – ha spiegato – sono stati gli avversari più simpatici. Il più donnaiolo? Facevi prima a contare chi non lo era. Oggi un giocatore penso sia un’azienda. Negli anni ’80, riuscivi anche a divertirti. Il più vanitoso? Falcao della Roma“.
Insomma, un Beccalossi attento alle dinamiche del nuovo calcio, soprattutto quello della Serie A, ma allo stesso tempo nostalgico per un calcio che non c’è più e che, a differenza di quello attuale, era basato su principi, veri rapporti d’amicizia e divertimento genuino.