Il calcio europeo cresce a dismisura. C’è un dato che spicca su tutti: il football inglese ha guadagnato 3,9 miliardi di euro in ricavi nell’ultimo anno. Insomma, di fatto la Uefa, attraverso il suo ultimo Club Licensing Benchmarking Report per l’anno finanziario 2014, incorona il massimo campionato inglese come vera e propria potenza economica.
Il tutto in un contesto nel quale, come abbiamo visto, il calcio sta imparando a modulare ad esempio il rapporto tra costi per gli ingaggi e ricavi grazie all’introduzione delle norme del Fair Play Finanziario.
Gli introiti dei club di massima divisione in Europa hanno superato i 15 miliardi di euro nel 2013 e si sono avvicinati ai 16 miliardi nel 2014, dopo aver superato per la prima volta i 12 miliardi nel 2010. Nel 1996, i miliardi di introiti erano 2,8: ciò significa che fino al 2014, sono cresciuti complessivamente del 559%.
L’impero della Premier, a cominciare dalla tv
La Premier domina a livello economico. I dati forniti dal Governo Mondiale del calcio parlano chiaro. Dal 2009 al 2014, la lista dei club che hanno realizzato ricavi superiori a 100 milioni di euro è passata da 24 a 45. Un numero cresciuto grazie al boom dei ricavi tv generati in Inghilterra nell’ultimo ciclo.
Se si guarda la lista dei 30 club più ricchi, l’Inghilterra è il Paese più rappresentato, con 12 squadre. Il dato che abbiamo citato inizialmente, quello di 3,9 miliardi di euro di ricavi, corrisponde al dato più alti nel Vecchio Continente.
Nel dettaglio, sono sei i campionati con più di 500 milioni di euro di ricavi. Dopo la Premier c’è la Bundesliga con 2,2 miliardi di euro di ricavi generati. Al terzo la Liga con 2 miliardi, quindi la nostra Serie A con 1,7 miliardi. Al quinto la Ligue 1 con 1,5, sesta la Russian Premier League con 0,8.
La composizione dei ricavi per l’anno finanziario 2014 vede i diritti tv domestici dominare su tutte le altre voci: da questi arrivano il 17% dei ricavi del calcio europeo, contro il 10% di altri ricavi, il 7% di ricavi commerciali, il 6% di ricavi da sponsorship e il 3% da bonus Uefa.
L’innalzamento dei ricavi e il primato della Premier si devono quindi prima di tutto al comparto broadcasting. Il ciclo dell’accordo sui diritti tv del massimo campionato inglese ha visto la Premier incassare 1,92 miliardi di euro, che incidono per in media per il 49% sui fatturati dei club, contro gli 888 della Serie A (51% di incidenza media sui bilanci), i 741 della Liga (37%), i 577 della Bundesliga (25%) e i 509 della Ligue 1 (34%).
Il dato relativo alla Premier simboleggia la filosofia che c’è dietro al metodo di distribuzione dei ricavi da broadcasting, che mira ad un livellamento generale tra i 20 club del massimo campionato. Se si guarda la lista dei 20 club europei con le revenues più alte da diritti tv, saltano all’occhio due aspetti. Il primo è che 16 di queste sono della Premier. Il secondo, conseguente, è che non si tratta tutti di top club: tra essi, oltre a Manchester City, Liverpool, Chelsea e United ci sono squadre come Southampton, Newcastle, Swansea, Wba. Tutta un’altra storia rispetto alla Liga (Real e Barcellona sono le prime due, poi basta) e alla Serie A, dove Juventus e Inter sono gli unici team presenti.
Stadi e ricavi commerciali: non c’è partita
Nei ricavi da stadi, il divario tra la Premier e la Serie A è ancora più alto. Se il nostro campionato si mantiene grazie ai diritti tv, non può ancora contare sui biglietti degli stadi. La Premier domina per ricavi totali (685 milioni), ma sono Germania (474 milioni) e Spagna (390 milioni) i Paesi dei massimi campionati dove i ricavi da matchday impattano di più sui bilanci: rispettivamente 21 20%, contro il 18% dell’Inghilterra.
L’Italia è quarta: 196 milioni di euro di ricavi totali, 11% di incidenza media. Nella lista dei 20 club con i ricavi più alti c’è solo la Juventus, al 12°, con 37 milioni di euro di ricavi e una media stimata di 1,4 milioni di ricavi a partita. Nella top 5 ci sono, nell’ordine: Real Madrid, Arsenal, Manchester United, Barcellona e Bayern Monaco.
La Leadership inglese si impone anche nella raccolta di ricavi commerciali e da sponsorship. A livelli di ricavi totali siamo a 1,08 miliardi di euro, contro i 943 della Bundesliga e della terza piazza occupata dalla Russian Premier League, con i suoi 537 milioni di euro e un’incidenza media sui bilanci del 60%, contro il 28% di Inghilterra e il 41% della Germania.
Più grandi della Nba
Sei si guardano i ricavi totali, comparati con i grandi sport Usa, si scopre che la Nfl e la Mlb sono al momento insuperabili, con rispettivamente 7,7 e 5,9 miliardi di euro di ricavi. Ma la Premier è terza con i suoi 3,9 miliardi: meglio dunque della Nba (3,4), surclassata nei ricavi sponsorship e commerciali (1,14 contro 1,04) e media (2,07 contro 1,43).
Non è finita. Il recente nuovo accordo sui diritti tv porterà i club di Premier a guadagnare circa 151 milioni di euro in media alla voce broadcasting, combinando i dati del mercato domestico con il market pool Uefa. a questa voce andranno aggiunti tutti i contratti relativi alla vendita dei diritti tv internazionali. Secondo le previsioni, la Premier può arrivare a una media per club di 165 milioni di euro, più dei 155 guadagnati dai club di Nfl, la lega sportiva che al momento ne assicura di più nel mondo.
I costi del campionato più ricco
La Premier è anche il campionato che spende di più, perché una macchina potente ha sempre bisogno di molta benzina. Per gli ingaggi, il campionato inglese ha speso 2,277 miliardi, con un’incidenza sui conti media del 58%, contro gli 1,138 miliardi della Bundesliga (50% di incidenza), gli 1,240 della Serie A (che deve fronteggiare un’incidenza sui bilanci del 70%) e gli 1,114 miliardi della Liga (56% di incidenza). Nella lista dei 20 club europei che spendono di più in salari, ce ne sono sette, tutti compresi entro il 13° posto.
Il primo è il Real Madrid con 270 milioni di euro, la Juventus è 9° con 184 milioni, il Milan 11° con 162 milioni. La Premier è più virtuosa: rientra nella fascia dei campionati con al massimo due club con un wage to revenues ratio superiore al 70%, soglia indicata come di rischio: la Serie A è nella fascia dei campionati con un numero di squadre compreso tra 6 e 13.
Sul mercato, nessuno ha speso come la Premier: 3,4 miliardi. L’Italia, da questo punto di vista, tiene a distanza la Liga: 2,14 miliardi contro 1,5 miliardi. In media, i club del nostro massimo campionato hanno speso circa 107 milioni di euro: Inter, Juventus, Napoli, Roma, Fiorentina e Milan sono tra i club che hanno spesi di più in Europa.