Tavecchio, presidente della Figc, ha parlato quest’oggi della Serie A e del momento particolare della Lega Pro. Prima di pronunciarsi sulle due categorie, si sofferma sul nuovo centro di formazione federale inaugurato a Firenze oggi: “Abbiamo deciso di investire sui centri tecnici federali territoriali perché ci pare impossibile non pensare all’enorme parco giovani che praticano calcio nel nostro paese. Dal punto di vista strategico questo atto la dice lunga: se la Figc impiega a regime nove milioni di euro, cioé diciotto miliardi delle vecchie lire, qualcosa vorrà dire“.

Ma e’ anche l’occasione per parlare di altro, come del campionato di Serie A in corso. “Mi piace moltissimo – ha sottolineato ancora il presidente della Figc – Ma quando mai si sono viste cinque squadre al secondo posto? Tutte le grandi squadre torneranno nelle prime posizioni, anche la Juventus, non ho dubbi“.

Il presidente federale ha poi parlato del momento non facile in Lega Pro, dove il commissario straordinario Tommaso Miele e’ stato confermato fino a fine 2015 anche se molte società hanno richiesto con un’urgenza la convocazione di un’assemblea di Lega, programmata invece soltanto per il prossimo 22 dicembre. Tavecchio spiega la necessita’ di una proroga per Miele perché “ritengo che una organizzazione, di qualsiasi tipo sia, governo, comune, società di calcio, debba avere la garanzia dell’approvazione del bilancio annuale. Qui siamo di fronte a una situazione kafkiana: sono due anni che non c’e’ un bilancio approvato. Ce n’e’ un altro a giugno scorso non approvato, ma vogliamo fare un’assemblea senza l’approvazione del bilancio?“.

I problemi della Lega Pro stanno molto a cuore al numero uno di via Allegri, ed infatti, la sua speranza è che i club di questa categoria trovino le giuste soluzioni per risalire la china. “Non esistono società che, non approvando il proprio bilancio, continuano a mantenersi – insiste Tavecchio – La Lega Pro dovrà sistemare le proprie carte, vedere le responsabilità, perché qui le responsabilità penso che ci siano. Inoltre è importante fare un progetto dove vi sia la sostenibilità perché il problema della Lega Pro non e’ solo di natura pratica ma di natura anche economica e dunque dovremo mettere dei paletti come si mettono per le altre componenti. Siamo partiti con la serie A con dei progetti di sostenibilità e quindi li dovremo fare anche per la serie B e per la Lega Pro“.

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Laureato in scienze politiche, ha frequentato il master in 'Informazioni multimediali e giornalismo economico' presso il Sole24Ore.