Cessione Genoa – Potrebbe essere già lunedì il giorno della svolta per la cessione del Genoa. Secondo quanto riporta l’edizione ligure del quotidiano Repubblica, Giovanni Calabrò sarebbe determinato a stringere i tempi per il suo ingresso nella società rossoblu, anche se ci sarebbe ancora un nodo da sciogliere. Il patron della Calfin International (questo il nome dell’azienda che fa capo a Calabrò) vuole infatti la maggioranza ma l’attuale presidente, Enrico Preziosi, non intende restare con un ruolo che ne limiterebbe il raggio d’azione.
Nonostante questo, scrive Repubblica, entrambi le parti sono convinte di riuscire a trovare un accordo entro la fine della settimana. «Nelle sua aziende non è stato mai socio di minoranza e sarà così anche nel Genoa», hanno riferito al quotidiano i collaboratori di Calabrò, che da luglio stanno tessendo la tela per arrivare a portare il manager, che ha fatto fortuna in Russia, al vertice del club più antico d’Italia. I primi incontri con Zarbano, l’amministratore delegato del Genoa, risalgono infatti a luglio, poi la palla è passata direttamente a Calabrò e Preziosi.
Calabrò è pronto ad entrare nel Genoa e a farsi carico di tutte le passività del club, ma non certo con un ruolo di azionista di minoranza. La trattativa, nei prossimi giorni, riprenderà da questo punto imprescindibile di partenza. Per altro, però, Calabrò non vuole rinunciare alla competenza e all’esperienza che Preziosi ha accumulato in tutti questi anni di calcio.

Cessione Genoa, Preziosi rimarrebbe presidente

Preziosi infatti, lo dovrebbe affiancare per almeno tutto il campionato, conservando la carica di presidente. E verrà confermata anche tutta la struttura dirigenziale a cominciare da Zarbano che in questa trattativa è stato molto collaborativo col gruppo di Calabrò e che meglio di ogni altro sa come muoversi nel bilancio del Genoa e nella sua complessa situazione patrimoniale. I professionisti di Calabrò stanno analizzando con estrema attenzione il bilancio.

Men che meno è in discussione lo staff tecnico. Calabrò sa perfettamente che Gasperini e i suoi collaboratori in questo Genoa sono un valore aggiunto. Come lo sono Milanetto, Salucci e tutto il gruppo degli osservatori. Appena ci sarà la firma Calabrò si metterà a tavolino con Gasperini per programmare un piano di rafforzamento per il prossimo mercato tecnico che sia adeguato alle ambizioni del Genoa. Dunque niente più prestiti e/o giocatori che vengono da una lunga inattività da rilanciare.

Se Preziosi ha fretta un motivo c’è. Lunedì 16 novembre è infatti il termine ultimo per pagare gli stipendi di tecnici e giocatori riferiti ai mesi di luglio, agosto e settembre. Occorrono tra i 4 ed i 5 milioni per non incorrere nella penalizzazione.

Cessione Genoa, il ruolo della Fondazione

C’è poi il nodo relativo alla Fondazione che detiene il 25% del pacchetto azionario. Per Calabrò questo però non rappresenta un problema. Anzi, apprezza il ruolo della Fondazione ed è convinto di instaurare una collaborazione molto stretta. Concetti confermati venerdì nel corso di un colloquio informale tra Andrea Vernazza, l’avvocato che ha presentato Calabrò a Preziosi, ed il collega Paolo Gatto che è uno dei reggenti della Fondazione.
Proprio per questo a Calabrò non piace una delle soluzioni che è stata prospettata. Ovvero entrare con con una quota iniziale del 35% e poi acquisire la maggioranza traverso una serie di aumenti di capitale che inevitabilmente metterebbero fuorigioco la Fondazione.
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