Figc, il Codacons chiede la sospensione del presidente Tavecchio. Sin da prima di essere eletto come nuovo presidente della Figc Carlo Tavecchio è stato vittima di pesanti polemiche in seguito all’ormai famosa frase in riferimento al giovane della Lazio Opti Poba, definito un “mangiatore di banane”, ma non è andata meglio nemmeno nei giorni scorsi quando sono arrivate parole negative nei confronti degli ebrei e degli omosessuali. Questi avvenimenti inevitabilmente ridanno forza a chi si era opposto già lo scorso alla nomina di Tavecchio non ritenendolo la persona adatta per un organismo come la Figc che ha ancora bisogno di un forte rinnovamento rispetto ai problemi avuti nel passato.
A prendere la parola sulla situazione ora è il Codacons, che ha presentato in giornata un atto pubblico in cui chiede al Tar del Lazio di sospendere la nomina di Tavecchio alla massima poltrona della Figc.
Questo il testo con cui si esplicita la richiesta: “Dinanzi al Tar pende un nostro ricorso con cui chiedevamo ai giudici di annullare la nomina di Tavecchio – spiega l’associazione – A seguito dello scandalo emerso in queste ore, e delle gravi dichiarazioni contro gay ed ebrei, abbiamo deciso di presentare una memoria aggiuntiva ai giudici amministrativi, che rafforza la nostra richiesta di sospensione della nomina a presidente della Figc”.
Il Codacons sembra quindi avere le idee chiare e non definisce solamente delle semplici “gaffe” le parole del presidente, ma anzi ritiene che siano un’ulteriore conferma di una sua mentalità razzista, anche se lui a più riprese aveva rigettato queste accuse così pesanti: “E’ evidente che una carica così importante nel mondo dello sport non può essere affidata a soggetti che abbiano idee di stampo razzista – aggiunge il Codacons – Questo per le evidenti ripercussioni non solo a livello istituzionale, ma anche e soprattutto come esempio nei confronti dei giovani che seguono il calcio. Per tale motivo abbiamo chiesto oggi al Tar di sospendere la nomina di Tavecchio, e riteniamo non più rinviabili le sue dimissioni”.
Al momento non sono arrivati commenti ufficiali nè da parte di Tavecchio nè da parte della Figc, ma certamente una richiesta di questo tipo non può fare piacere al massimo organismo che governa uno sport che unisce milioni di italiani.