Quasi 300 milioni di dollari di biglietti e 11 milioni di dollari in birre. Sono i numeri dello Staples Center di Los Angeles, la casa dei Los Angeles Lakers e dei Clippers (ma non solo) che potrebbe diventare il futuro modello per la cogestione Milan Inter di San Siro.
L’immagine suggestiva la dà oggi Il Giornale, che in un pezzo di Franco Ordine indica proprio lo Staples Center come punto di riferimento per la gestione unica sancita dalla cena di ieri tra Silvio Berlusconi e Erick Thohir. Ecco quindi il nostro approfondimento sui conti, per capire cosa deve significare concretamente questa sinergia sullo Stadio Giuseppe Meazza di Milano e quanto può rendere alle due società.
Innanzitutto, lo Staples Center è situato nella dowtown di Los Angeles nelle vicinanze del Los Angeles Convention Center (questo non è un dettaglio, poi vedremo perchè) ed oltre alle due squadre NBA ospita anche i Kings, squadra di hockey su ghiaccio dell’NHL.
La progettazione e la costruzione del palazzo sono state finanziate privatamente per un costo di 375 milioni di dollari su un’area di 88 mila mq ed una capienza di 18.867 spettatori per l’hockey su ghiaccio, 18.624 per la pallacanestro, 19.060 (attuali, in passato erano di più) per il wrestling e 20.000 per i concerti.
Oltre alle stagioni sportive delle squadre di LA ospita eventi come il Wrestling: ha stabilito il proprio record di pubblico in occasione di WrestleMania 21 (nel 2005 con 20.139 spettatori) ed ha continuato la fortunata serie con le ultime cinque edizioni di WWE Summerslam l’evento pay per view più importante dopo WrestleMania. Tra le altre cose ha ospitato il 7 luglio 2009 il funerale di Michael Jackson.
Come “si mantiene” lo Staples Center?
Gli ultimi dati in possesso di C&F risalgono al bilancio 2014 e parlano di 345 milioni di dollari complessivi di ricavi (circa 315 milioni di euro al cambio odierno con l’euro che equivale ad un 10% in meno rispetto al dollaro).
Dicevamo che la vicinanza con il Convention Center non è un dettaglio: spesso si dice che gli stadi debbano vivere 7 giorni su 7 con spazi congressi. Nulla di tutto ciò a LA: lo Staples Center vive di eventi (musica e sport) e su questi basa il suo business.
La biglietteria rappresenta la fetta più consistente con 281,6 milioni di dollari che vanno dritti nelle casse dei club: 78,9 ai Lakers (seconda biglietteria più ricca dell’NBA dopo i New York Knicks), 60,4 milioni di dollari ai Clippers e 2,8 milioni di dollari per le Los Angeles Sparks, la squadra femminile di basket che gioca nella NBA femminile (ecco una prima idea per Milan e Inter: promuovere una società milanese di calcio femminile).
Altri 80,4 milioni di dollari di ricavi arrivano invece dai concerti. Dei 63 eventi del 2013 ben 53 riguardavano la musica e di questi 48 fecero il tutto esaurito a partire dai 9,9 milioni di dollari incassati per i Rolling Stones (2 concerti arrivati fino a 600 dollari a biglietto).
Ai 281,6 milioni di dollari della biglietteria vanno aggiunti poi i 18,4 milioni di dollari dei parcheggi.
Naming rights. Vi è poi il contratto con Staples (una catena di negozi presenti anche in Italia con il marchio Mondoffice) stipulato nel 1999 per 20 anni al valore di 116 milioni di dollari e rivisto al rialzo per 7,4 milioni di dollari l’anno nel 2009.
Seconda idea per Milan e Inter: valorizzare San Siro vendendone il nome, i contatti che il Milan aveva già avviato per il Portello (si era parlato di Emirates) potrebbero tornare utili.
Merchandising e ristorazione. 24,1 milioni di dollari vengono incassati dai prodotti vari venduti ai tifosi, tra questi in particolare 16 milioni di dollari di magliette. La ristorazione infine frutta ulteriori 14,3 milioni di dollari tra cui spiccano 10,6 milioni in birre, 1,3 milioni in hot dog, 2,3 in soft drinks.
Saranno capaci Milan e Inter di sfruttare al meglio San Siro? Per farlo dovranno darsi una struttura adeguata. Lo Staples è in mano a AEG, Anschutz Entertainment Group, di fatto il più grande gruppo al mondo di gestione di eventi sportivi (è stato tra i fondatori della MLS di calcio e tra gli azionisti dei Colorado Rapids ed attualmente ha quote dei Los Angeles Galaxy e degli Houston Dynamo). In questo senso Milan e Inter dovranno strutturarsi adeguatamente per una sfida affascinante ma decisiva per il futuro delle due società.
Non è che, tra qualche anno, Milano avrà una sola squadra di calcio?
E’ un’ipotesi sulla quale abbiamo fatto qualche riflessione anche al nostro interno. Per ora, salvo qualche fuga in avanti dell’ex ad dell’Inter, Ernesto Paolillo, non ci sono evidenze che la cosa sia mai stata affrontata dai diretti interessati. E’ evidente però che se il piano di rilancio dell’Inter da parte di Thohir non dovesse portare risultati e i famosi investitori asiatici dietro Mr Bee dovessero rivelarsi un bluff, l’opzione avrebbe senso, almeno dal punto di vista finanziario. Ci sarebbero però alcune criticità: dalla reazione dei tifosi (alla lunga potrebbero accettarla a fronte di due club che non vincono più niente) a quella delle tv (un campionato con una sola milanese anziché due toglierebbe altro appeal alla Serie A).