Non ha fretta Carlo Ancelotti, tornerà ad allenare solo la prossima stagione, preferibilmente in Premier League, ma non al Chelsea perché “Josè Mourinho resterà”.
I nomi appetibili oltre a quello dei Blues non sono molti. Con il Liverpool andato a Jurgen Klopp e il Chelsea – secondo Ancelotti – che non cambierà l’attenzione si sposta sulle due di Manchester ma anche qui al momento non si muove nulla.
Da una parte il City ha lasciato trapelare l’interesse per Pep Guardiola (che rimarrebbe la prima scelta) e potrebbe anche finire su Ancelotti, ma gli sky blues un tecnico ce l’hanno, è Manuel Pellegrini, e lo valuteranno anche in base ai risultati di quest’anno: sarebbe difficile cambiarlo da vincente, magari con qualche passo avanti significativo in Champions League.
Il Man United invece – al di là di possibli sorprese – dovrebbe essere blindato per il futuro: la proprietà sta valutando Ryan Giggs che potrebbe passare da secondo di Van Gaal a manager a tutti gli effetti. Di fatto il periodo sotto l’olandese è considerato per il gallese un tirocinio decisivo dopo la scuola Ferguson.
Rimarrebbe l’Arsenal, in mano da vent’anni ad Arsene Wenger, ma anche qui l’impressione è che una eventuale scelta futura sarà programmata in maniera poco canonica rispetto alle dinamiche del mercato allenatori.
L’ex tecnico del Real Madrid intanto torna a parlare in una lunga intervista al Daily Mail al quale confessa tutta la delusione per l’addio alle merengues la scorsa estate.
“E’ stata una grandissima delusione – le parole di Ancelotti -. Essere licenziati fa parte del nostro mestiere ma a Madrid avevo un rapporto stupendo con i giocatori. A partire da Cristiano Ronaldo, un professionista esemplare. Accettare quell’esonero è stata più dura che digerire quello al Chelsea”. Dove nelle ultime settimane sembrava destinato a tornare.
“Ma José non verrà esonerato, hanno deciso di tenerlo e hanno fatto bene. Ho un buon rapporto con José, quando ho vinto la ‘Decima’ con il Real mi ha anche inviato un messaggio di congratulazioni. Mourinho resta uno dei migliori allenatori al mondo, non c’è dubbio”. Il nome di Ancelotti era circolato anche per la panchina del Liverpool dopo l’esonero di Brendan Rodgers, ma l’interessato nega risolutamente ogni contatto.
“Avrei detto di sì perché amo il calcio inglese, ho ancora una casa a Londra e mi piacerebbe allenare un club competitivo in Inghilterra e in Europa”. Non una nazionale, però, almeno non ora. “Magari nel 2030”, scherza Ancelotti. “Ho ricevuto alcune offerte in questi mesi ma ho preferito stare fermo per un anno. Spero di ricevere una buona offerta la prossima estate, se non accadrà allora aspetterò la prossima stagione”, la conclusione di Ancelotti.