La vittoria sulla Bosnia nel secondo play off disputatosi ieri sera ha un valore per il calcio britannico – che sarà rappresentato in Francia a Euro 2016 da tutte le sue nazionali tranne la Scozia – ma anche per il mercato delle sponsorizzazioni tecniche.
La vittoria dell’Irlanda grazie alla doppietta di Jonathan Walters, porta un nuovo marchio nel novero di quelli che saranno rappresentati agli Europei di quest’estate. Si tratta di Umbro, storico logo che da sempre ha campeggiato sulle maglie delle rappresentative britanniche.
Umbro, il cui quartier generale è a Manchester, sarà il sesto marchio sulle maglie delle squadre degli europei. Adidas sarà la più rappresentata con 9 squadre che potrebbero salire a 10 se questa sera l’Ucraina eliminerà la Slovenia, segue Nike con 6 squadre (7 se sarà invece la Slovenia a prevalere), 5 per Puma che ha fatto un invidiabile en plein qualificando tutte le squadre di cui detiene i diritti. Una squadra a testa invece per Joma (Romania), Errea (Islanda) e, appunto, Umbro.
Per quest’ultima il risultato dell’Irlanda è particolarmente significativo. Dopo aver chiuso la storica collaborazione con l’Inghilterra nel 2012 (quando l’azienda uscì dal gruppo Nike per passare all’attuale proprietario, il gruppo americano Iconix Brand Group) ed aver perso anche quella con il Manchester City (che durava dal dopoguerra) Umbro sta ritagliandosi la sua posizione di mercato.
L’ultima squadra conquistata è stata il West Ham di Premier league, ma l’attivismo degli ultimi anni ha portato anche all’intesa con due club rappresentativi del calcio brasiliano come Vasco da Gama e Gremio. I tempi in cui Umbro vestiva 15 delle 16 squadre partecipanti al mondiale, come accadde nel 1966 sono lontani, ma quel che è certo è che il marchio, reso celebre nel mondo dai successi dei grandi club inglesi come il Liverpool a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 ha ancora molto da dire nel mondo del calcio.