Figc, a distanza di due mesi, il Catania viene nuovamente deferito. Come nel caso del 30 settembre scorso, anche questa volta, il tutto è partito da una segnalazione della Covisoc.
Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare la società Calcio Catania “per rispondere, a titolo di responsabilità diretta, del comportamento posto in essere dal sig. Pablo Gustavo Cosentino, all’epoca dei fatti in contestazione legale rappresentante pro-tempore della società, per non aver depositato presso la Lega Nazionale Professionisti Serie B, entro il termine del 25 giugno 2015, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti, fino al mese di aprile 2015, ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo”.
A settembre, la Figc deferì la società etnea “per non aver documentato agli organi federali competenti l’avvenuto deposito della fideiussione bancaria a prima richiesta dell’importo di euro 600.000 nei termini stabiliti dalla normativa federale” nonché “per non aver documentato agli organi federali competenti l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo fino al mese di aprile 2015′. La società e’ stata deferita a titolo di responsabilità diretta”.
Il deferimento del 30 settembre scorso, costò al Catania la perdita dei nove punti conquistati nelle prime tre giornate di Lega Pro ed il conseguente ritorno all’ultimo posto in classifica con -9 punti.
Insomma, non c’è pace per i tifosi del Catania, la cui unica speranza è quella di non subire altri e tremendi deferimenti altrimenti, anche la Lega Pro è a rischio ed il recente passato glorioso del club, verrà ancora di più spazzato via dall’enorme vicenda di calcioscommesse.