Anche la Virtus Entella sembra avere compreso pienamente quanto sia fondamentale poter giocare in un impianto moderno per una società che vuole competere a buoni livelli. Come riporta il quotidiano “Il Secolo XIX”, la società ligure protagonista fino ad ora di un campionato positivo che a sorpresa la vede nella parte sinistra della classifica, sta pensando a uno stadio da almeno diecimila posti nel caso in cui dovesse esserci addirittura un’inaspettata promozione in Serie A.

Almeno per ora, però, l’intenzione è quella di fare ogni mossa in modo ocupato e quindi si punta comunque a non fare il passo più lungo della gamba. Il sogno che la società di via Gastaldi coltiva è di avere a disposizione per un futuro, si spera non troppo lontano, un “Comunale” in grado di ospitare formazioni di prestigio come Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio e Napoli.

Non ci sarà la costruzione di un nuovo stadio da zero, operazione che richiederebbe investimenti ingenti e almeno per ora non nelle possibilità della Virtus Entella, ma un impianto che potrebbe avere una capienza raddoppiata rispetto a quella attuale. Un nuovo stadio non sarebbe comunque ipotizzabile in questa fase anche per i tempi che inevitabilmente diventerebbero dilatati e la necessità di dover attendere l’ok da parte della burocrazia, aspetti certamente rilevanti in Italia.

Il presidente della Virtus Entella Antonio Gozzi ci ha quindi tenuto a sottolineare quanto sia soddisfatto del cammino fatto nel campionato cadetto dai suoi ragazzi, ma non può nascondere la volontà di potersi togliere in futuro altre soddisfazioni: “Il primo traguardo è consolidarsi nel campionato di serie B. Poi, un domani si vedrà. L’anno scorso con i ragazzi si parlava del premio salvezza, saltò su Sansovini a un certo punto e mi chiese del premio promozione. Lo guardai strano, ma una società non può e non deve tarpare le ali ai sogni di chi scende in campo e se accadesse deve farsi trovare preparati”.

Nel caso in cui l’accesso alla serie A dovesse essere davvero centrato avere strutture all’altezza sarebbe fondamentale ed è per questo è consigliabile programmare con largo anticipo. A Chiavari, dove da tempo si parla di nuovo stadio, sono in tanti a essere felici di questo progetto soprattutto ora che dalle parole si sta pensando di passare ai fatti.

 

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Giornalista, laureata in Linguaggi dei media all'Università Cattolica di Milano. Esperienza soprattutto in siti internet e qualche incursione in TV e sulla carta stampata.