Bilancio Puma. Puma non presenta grandi novità in Spagna in riferimento alle proprie vendite a livello globale, pur raggiungendo un fatturato nel 2014 superiore ai 50 milioni di euro, che non sono però sufficienti a eliminare del tutto le perdite raggiunge nell’ultimo periodo nella Penisola Iberica. Il brand tedesco continua comunque a credere che il calcio possa essere un importante veicolo per accrescere la sua visibilità e considera gli Europei in programma la prossima estate un evento fondamentale.

Quanto sta succedendo in questo periodo all’interno del brand tedesco rende la situazione quasi al limite del paradossale, ma questo non fa che rendere ancora più incerto il futuro della società: ogni mese, infatti, non mancano voci su una possibile vendita da parte del gruppo di investitori nel breve e medio termine.

Da quello che trapela, secondo quanto fa sapere la testata Marketing Deportivo, la sensazione che si avverte all’interno di Puma è di una gioia piuttosto moderata dopo avere analizzato i risultati relativi alle vendite nell’anno fiscale 2014 per quanto riguarda la Spagna.

Il marchio tedesco è riuscito comunque a sperimentare un incremento a livello nazionale del fatturato fino all’1,3%, portando gli introiti globali a 50 milioni di euro l’anno, un risultato che può essere già considerato di per sé un motivo di soddisfazione per i responsabili della società. Il conseguimento di questo obiettivo contrasta però in modo deciso con i risultati che ha raggiunto la multinazionale nel territorio spagnolo, dove le perdite superano ormai i 3,2 milioni di euro.

Puma registra una crescita ma non abbandona il rosso

I bilanci di Puma parlano chiaro: l’azienda ha riscontrato nell’anno 2013 risultati negativi per 1,9 milioni di euro, una situazione che ha portato ad aumenti negli investimenti nel marketing. Erano comunque stati programmati spese nell’arco di due annate con l’obiettivo di portare avanti una strategia di riposizionamento del marchio nel mondo.

Il brand tedesco in Spagna ha chiuso l’anno con un fatturato che ha raggiunto i 51,3 milioni di euro rispetto ai 50,6 milioni raggiunti nello stesso periodo dell’anno precedente. Le perdite nel periodo da aprile a giugno sono pari a 3,3 milioni di euro, una circostanza che Puma ha attribuito al deprezzamento delle altre valute nei confronti dell’euro e l’incremento che questo ha generato nei costi operativi.

Le ambizioni per Puma restano comunque forti: il brand che aspira a fare da concorrente ad Adidas e Nike, infatti, sarà presente agli Europei che si disputeranno la prossima estate sponsorizzando ben cinque Nazionali (Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Slovacchia, tutte situate una vicina all’altra) con il chiaro intento di arrivare il più in fondo possibile nella manifestazione.

La strategia di consolidamento del brand nel mondo del calcio prosegue e non è un caso che da qualche tempo abbia messo in atto un corteggiamento nei confronti di Kakà, che da un anno e mezzo gioca nella MLS e potrebbe quindi fare conoscere Puma anche oltreoceano.

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