Bilancio consolidato Inter 2015 – Che il bilancio 2015 dell’Inter, chiuso con una perdita netta di 74 milioni di euro, rappresentasse solo una fotografia parziale dei conti della società nerazzurra su Calcio e Finanza lo avevamo sottolineato già al momento dell’approvazione del bilancio in occasione dell’assemblea dei soci dello scorso 19 ottobre.

Quello sottoposto all’approvazione dei soci era infatti il bilancio civilistico della sola FC Internazionale Milano SpA, ovvero della società cui fa capo, tra le altre cose, l’attività sportiva, ma che non ha nel proprio perimetro altre importanti attività, come il marchio e i contratti di sponsorizzazione, che generano flussi di cassa positivi, e passività, il debito da 230 milioni nei confronti di Unicredit e Goldman Sachs, che genera invece uscite di cassa sottoforma di rimborsi del finanziamento e interessi sul finanziamento.

Per avere un quadro chiaro del reale stato di salute delle finanze nerazzurre, avevamo osservato allora, sarebbe stato invece necessario prendere in esame il bilancio consolidato dell’intero gruppo Inter, formato oltre che dalla capogruppo FC Internazionale Milano SpA anche dalle due società controllate Inter Media & Communications e Inter Brand.

Tuttavia, poiché l’Inter non è tenuta per legge a depositare al registro delle imprese questo documento contabile, l’unica informazione ufficiale sul bilancio consolidato Inter 2015 fino ad ora a disposizione dei tifosi nerazzurri e degli appassionati era quella relativa all’entità della perdita netta consolidata, pari a 140,5 milioni di euro.

Ma come si arriva a questo risultato? Quali sono stati i ricavi del gruppo Inter relativi alla stagione 2014/15? E quali i costi? Ora, grazie alla pubblicazione dei bilanci di Inter Media & Communications e di Inter Brand, Calcio e Finanza è in grado di rispondere a queste domande. Abbiamo infatti effettuato il consolidamento dei bilanci delle tre società, eliminando le partite infragruppo (tra cui il dividendo in natura da 75 milioni staccato da Inter Brand alla capogruppo), e siamo nelle condizioni di illustrare voce per voce tutti i ricavi e tutti i costi dell’Inter relativi all’esercizio 2014/15.

Bilancio consolidato Inter 2015 – I ricavi

Il bilancio consolidato Inter 2015, riclassificato da Calcio e Finanza, evidenzia ricavi, al netto della gestione del parco calciatori, per 176,08 milioni di euro. I proventi da diritti tv (intesi nell’accezione più ampia e includendo anche i ricavi di Inter Channel e dello sfruttamento dell’archivio immagini da parte di Infront) sono pari a 93,68 milioni e rappresentano il 53% dei ricavi della gestione caratteristica.

Bilancio consolidato Inter 2015 - La ripartizione dei ricavi
Bilancio consolidato Inter 2015 – La ripartizione dei ricavi
Bilancio consolidato Inter 2015 - Ricavi da diritti tv
Bilancio consolidato Inter 2015 – Ricavi da diritti tv

La seconda voce di ricavo per importanza è rappresentata dai proventi commerciali (sponsorizzazioni e royalties sul marchio) pari a 41,62 milioni con un incidenza sui ricavi complessivi del 24%. Nel dettaglio questa voce è composta dai 14,01 milioni versati dallo sponsor ufficiale Pirelli, dai 13,36 milioni dello sponsor tecnico Nike, degli 11,68 milioni garantiti da Infront per le altre sponsorizzazioni e da altri ricavi per circa 2,5 milioni.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Ricavi commerciali
Bilancio consolidato Inter 2015 – Ricavi commerciali

Nel bilancio consolidato Inter 2015 i ricavi da stadio sono invece pari a 23,29 milioni, con un incidenza del 13% sul totale. Nel dettaglio, i biglietti venduti per le gare di campionato e gli abbonamenti hanno portato nelle casse nerazzurre circa 16,8 milioni, cui si aggiungono altri 2,3 milioni di incassi per le gare casalinghe disputate nell’Europa League 2014/15 e 2,76 milioni dalle amichevoli (in particolare il tour dell’estate 2014 negli Usa).

Bilancio consolidato Inter 2015 - Ricavi da stadio
Bilancio consolidato Inter 2015 – Ricavi da stadio

Gli altri ricavi ammontano a 17,48 milioni e comprendono la capitalizzazione dei costi di vivaio per 4,5 milioni (si tratta di una mera posta contabile e non di un’entrata monetaria), i contributi erogati dalla Lega di Serie A esclusi dai diritti tv (4,31 milioni). Nella voce altri proventi la quota più importante (3,25 milioni) è relativa a sopravvenienze attive, ovvero costi che erano stati prudenzialmente iscritti a bilancio nel passato esercizio ma che non si sono in realtà manifestati concretamente.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Altri ricavi
Bilancio consolidato Inter 2015 – Altri ricavi

Bilancio consolidato Inter 2015 – I costi

Nel bilancio consolidato Inter 2015, frutto del consolidamento dei bilanci di FC Internazionale, Inter Media & Communications e Inter Brand, i costi operativi sono pari a 184,37 milioni di euro. La voce più importante è rappresentata dal costo del personale (115,89 milioni) e in particolare dal costo del personale tesserato (100,90 milioni). Il costo dei tesserati è inferiore di circa 1 milione rispetto a quello dell’esercizio 2013/14, ma avrebbe potuto essere inferiore, considerato che nell’esercizio 2014/15, mentre gli stipendi lordi dei calciatori sono scesi da 85,5 milioni a 73,6 milioni, il costo della componente tecnica è invece passato da 11,9 a 13,2 milioni alla luce dell’esonero di Walter Mazzarri e dell’ingaggio di Roberto Mancini nel corso della scorsa stagione.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Costi operativi
Bilancio consolidato Inter 2015 – Costi operativi

Ad incidere in modo importante sul costo del personale tesserato ci sono anche 3,9 milioni di diritti di immagine pagati ai calciatori (questa voce non era presente nel 2013/14) e un “inspiegabile” premio di rendimento di 7 milioni (l’Inter ha chiuso la scorsa stagione all’ottavo posto in Serie A con 55 punti mancando la qualificazione alle coppe europee).

Il rapporto tra costo del personale tesserato e ricavi è pari al 57,18%.

Nei 115,89 milioni di costi del personale relativi al bilancio consolidato Inter 2015, figurano inoltre circa 2 milioni di costi relativi a personale distaccato nella controllata Inter Media & Communications, mentre Inter Brand (che è ormai una scatola vuota) non ha più personale.

Gli altri costi operativi ammontano invece a 68,48 milioni. In questa voce figurano costi per servizi per 35,24 milioni, costi per godimento di beni di terzi per 7,99 milioni ( tra cui 4,66 milioni di concessione per l’uso dello stadio Meazza) e costi per materie prime per circa 1 milione.

Bilancio consolidato Inter 2015 – La differenza tra ricavi e costi

Il saldo tra ricavi caratteristici e costi operativi (Ebitda) dell’Inter relativo all’esercizio 2014/15 è dunque negativo per 8,29 milioni, ma diventa positivo per 12,42 milioni considerando anche la gestione del parco calciatori.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Ebitda
Bilancio consolidato Inter 2015 – Ebitda

Grazie alle plusvalenze realizzate sulla cessione dei calciatori nelle due sessioni del calciomercato 2014/15, la società presieduta da Erick Thohir, considerati anche i prestiti attivi e passivi, fa segnare per questa voce un saldo positivo di 20,71 milioni. Tra le plusvalenze iscritte nel bilancio 2015 del club nerazzurro figura anche quella di 7,42 milioni realizzata grazie alla cessione di Ricky Alvarez al Sunderland. Un’operazione su cui, com’è noto,  grava un contenzioso con il club inglese ancora in corso davanti alla Fifa, ma a fronte al quale l’Inter si è coperta facendo adeguati accantonamenti a bilancio (si vedano i prossimi paragrafi).

Bilancio consolidato Inter 2015 - Risultato gestione calciatori
Bilancio consolidato Inter 2015 – Risultato gestione calciatori

Bilancio consolidato Inter 2015 – Ammortamenti e svalutazioni

La voce ammortamenti e accantonamenti relativa al bilancio consolidato Inter 2015 ammonta a 85,68 milioni, così composta: 65,67 milioni in capo alla sola FC Internazionale Milano SpA (di cui 59,86 milioni relativi ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori), 19,37 milioni relativi a Inter Media & Communications (si tratta dell’ammortamento del marchio Inter conferito alla controllata nell’ambito dell’operazione di rifinanziamento del debito) e 0,63 milioni di competenza di Inter Brand.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Ammortamenti e svalutazioni
Bilancio consolidato Inter 2015 – Ammortamenti e svalutazioni

Agli ammortamenti si aggiungono altri 15,6 milioni di svalutazioni. Di queste 12,28 milioni rappresentano svalutazioni di diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori usciti dal parco giocatori dopo la chiusura dell’esercizio 2014/15: Taider (3,69 milioni), Hernanes (3,69 milioni), Schelotto (2,71 milioni), Vidic (1,2 milioni).

Bilancio consolidato Inter 2015 – Gli accantonamenti

Questa è la posta di bilancio forse più importante anche per i prossimi esercizi, visto che gli amministratori dell’Inter hanno deciso di iscrivere nei conti al 30 giugno 2015 costi reali e potenziali relativi a esercizi futuri, alleggerendo così i prossimi bilanci. Complessivamente gli accantonamenti a fondo rischi sono pari a 41,32 milioni. Vediamo come è composta tale voce.

Circa 18,34 milioni includono l’accantonamento degli oneri futuri relativi al personale connessi all’evoluzione dell’assetto organizzativo e societario (2,587 milioni( e agli accertamenti fiscali di competenza della collegata M-I Stadio di cui l’Inter è responsabile in solido (5,25 milioni). Di questi circa 10,5 milioni sono relativi alla cessione di Alvarez.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Risultato operativo
Bilancio consolidato Inter 2015 – Risultato operativo

Gli altri accantonamenti per 22,98 includono l’accantonamento degli oneri per retribuzioni contrattualmente dovute al personale tesserato e non tesserato non più impiegato nel progetto tecnico o nell’organizzazione societaria, oneri per retribuzioni contrattualmente dovute a un giocatore della prima squadra che ha riscontrato gravi problemi fisici (Vidic) e infine oneri relativi alle risoluzioni dei contratti con giocatori della prima squadra effettuate successivamente alla data di chiusura del bilancio.

Nel caso il fondo rischi, in tutto o in parte, non dovesse essere utilizzato in futuro, l’Inter potrebbe iscrivere nei prossimi bilanci ricavi di pari entità al mancato utilizzo del fondo, che saranno iscritti alla voce “Altri ricavi – Rilascio fondi rischi e oneri”.

Bilancio consolidato Inter 2015 – Il risultato netto

Gli oneri finanziari del bilancio consolidato Inter 2015 ammontano a 11,19 milioni. Ai 18,58 milioni di interessi passivi sul debito finanziario da 230 milioni verso Unicredit e Goldman Sachs fanno fronte i 7,39 di interessi attivi, di cui 6,93 milioni legati alle comproprietà di giocatori andate in scadenza lo scorso giugno.

Bilancio consolidato Inter 2015 - Risultato netto consolidato
Bilancio consolidato Inter 2015 – Risultato netto consolidato

Il carico fiscale, a livello consolidato, dovrebbe invece avere un impatto positivo sui conti del gruppo per circa 0,864 milioni.

Dopo oneri finanziari e fiscali il risultato netto del bilancio consolidato Inter 2015 è dunque negativo per 140,5 milioni di euro, come indicato anche tra le pieghe del bilancio civilistico, dove tuttavia non venivano forniti ulteriori dettagli.

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11 COMMENTI

    • Buongiorno,
      purtroppo il documento ufficiale non è disponibile. L’analisi è il frutto del consolidamento dei bilanci di Inter, Inter Media e Inter Brand da parte della redazione di Calcio e Finanza.

  1. Complimenti per l’analisi. Vorrei però chiederle alcune cose:
    – potrebbe spiegare meglio in cosa consiste la capitalizzazione dei costi del vivaio? Viene considerata una fonte di ricavo ma non sarebbe un costo seppur virtuoso?
    – In quale voce è inserita la multa della uefa di 6 milioni?
    – In cosa consistono gli accantonamenti della voce “ammortamenti e accantonamenti”?
    Grazie.

    • Buonasera Federico,

      per la capitalizzazione dei costi di vivaio, ti rimando a questo interessante articolo di Luca Marotta http://luckmar.blogspot.it/2012/06/la-contabilizzazione-dei-costi-del.html;

      la multa da 6 milioni è nella voce altri costi di gestione;

      Gli 85 milioni sono tutti ammortamenti (c’è stato un refuso nella tabella) prevalentemente di immobilizzazioni immateriali (diritti dei calciatori, marchio Inter conferito a Inter Media). Gli accantonamenti a fondo rischi sono quei 41,32 milioni che trovi nella voce successiva.

    • Quanti club di serieA di proprietà estera hanno creato come FC Internazionale Milano SPA un accantonamento così importante ad un fondo rischi?

  2. Salve.
    Avrei una domanda,se possibile.
    Alla luce di questa perdita è possibile supporre un’ulteriore punizione da parte dell’Uefa,anche nel caso in cui l’inter si qualificasse direttamente alla prossima Champions League,vista la probabile violazione degli accordi stabiliti dal financial fair play?

    • Buongiorno Mattia,
      non ci sarà nessuna ulteriore “punizione” da parte dell’Uefa. L’accordo transattivo raggiunto lo scorso maggio tra Inter e Uefa non prevede limiti al rosso dell’esercizio 2014/15. Il club nerazzurro si è invece impegnato a chiudere l’esercizio 2015/16 con un deficit massimo di trenta milioni e a raggiungere il pareggio di bilancio (calcolato secondo i criteri validi ai fini del fair play finanziario) per l’esercizio 2016/2017.

  3. Complimenti per l’analisi fatta e a seguito di tale analisi mi sorge una domanda: a fronte di una perdita di tale misura non vi sembra che la società abbia gestito la campagna cessioni/acquisti con molta leggerezza? un esempio per tutti è la cessione di Hernanes a 11 mln pagato nel gennaio 2014 (con riscatto a due anni) 22 mln. Oltre a ciò come farà la società a gestire l’ammontare della voce riscatti che sono in scadenza negli anni futuri e che coinvolge quasi tutti gli acquisti di calciatori fatti nella passata stagione di calciomercato?

  4. […] E sono due esempi tra i tanti che potremmo prendere per evidenziare che rinunciare ad un calciatore importante non sempre si rivela un problema, anzi: se la società si muove attentamente e con lungimiranza, è possibile sbloccare anche situazioni ingessate da disponibilità economiche ridotte. Nel caso dell’Inter 2016-2016, la cessione di Icardi porterebbe una plusvalenza spaventosa che ci agevolerebbe persino agli occhi dell’Uefa per un eventuale accordo che ammorbidisca l’attuale situazione determinata dal settlement agreement stipulato con l’Uefa per lo sforamento dei parametri del Fair Play Finanziario e che ci obbliga al pareggio di bilancio fino a giugno 2017. Vi abbiamo già rimandato ad un articolo del 2015 che inquadra perfettamente la situazione e la spie…. […]

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