di Enza Petruzziello

Protagonista indiscusso di questa prima parte del campionato, protagonista oggi di uno degli acquisti più fortunati della Juventus. Stiamo parlando di Paulo Dybala, ex giocatore del Palermo, arrivato nella squadra bianconera in estate tra grandi aspettative e lo scetticismo di qualcuno a causa dei 40 milioni (30 più bonus) spesi per lui. Molti si sono chiesti se davvero l’attaccante argentino di 22 anni potesse valere così tanto e se Marotta avesse fatto o meno un buon affare a portarlo a Torino.

Adesso, anche grazie agli 8 gol segnati in questo primo scorcio di campionato la società bianconera può dire di aver visto giusto. I soldi spesi per lui sono tutti in gran parte ripagati tanto che, secondo il parere di molti operatori di mercato, lo stesso valore del giocatore sarebbe aumentato di almeno 20 milioni di euro. Tra margini di crescita e prestazioni attuali, la Juve ha valorizzato e di molto il proprio attaccante. Capocannoniere per ora della sua squadra, domenica sera ha trascinato i bianconeri alla vittoria contro la Fiorentina nel finale di partita. Grazie ai suoi gol la Juventus sta salendo in classifica partita dopo partita. Score di ieri sera: 6 tiri, 3 in porta, 4 dribbling riusciti.

Il talento argentino sembra insomma sulla strada giusta per diventare leader in campo dei bianconeri,  facendo addirittura meglio di Tevez: segna, fa assist e ora non teme più i contrasti. E naturalmente anche il suo prezzo lievita gradualmente. Per averlo adesso bisognerà pagare alla Juventus almeno 60 milioni di euro. E molti big europei sembrerebbero interessati a lui. Pare, infatti, che Barcellona e Paris Saint-Germain avrebbero messo gli occhi su Dybala, ma per il club bianconero è incedibile.

Un investimento questo che si aggiunge all’esito positivo del resoconto di gestione approvato a inizio mese dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Andrea Agnelli. Come si legge nel rapporto “il primo trimestre dell’esercizio 2015/2016 si è chiuso con un utile di 16,8 milioni di euro che evidenzia una variazione positiva di 45,4 milioni rispetto alla perdita di 28,6 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente”. Questo andamento deriva principalmente dai maggiori proventi della gestione calciatori per 28,7 milioni e dal generale aumento dei ricavi ricorrenti per 23 milioni a cui si aggiungono ricavi netti non ricorrenti per € 10,6 milioni. Tali incrementi sono stati parzialmente compensati dall’aumento dei costi per personale tesserato per 9,7 milioni, dall’aumento dei costi per servizi esterni per 2,5 milioni, da maggiori ammortamenti sui diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per 2,8 milioni, nonché da altre variazioni nette negative per € 1,9 milioni. Queste ultime includono principalmente maggiori costi per acquisto di merce (€ -0,8 milioni), per personale non tesserato (€ -0,9 milioni), per oneri da gestione calciatori (€ -0,5 milioni) e oneri finanziari netti (€ +0,5 milioni).

Il Patrimonio netto della Juventus al 30 settembre 2015 ammonta a € 61,5 milioni, in aumento rispetto al saldo di € 44,6 milioni al 30 giugno 2015 per effetto dell’utile del periodo (€ +16,8 milioni) e di altre variazioni minori. E intanto questa mattina le azioni della società bianconera hanno aperto con un prezzo di 0,266 e un picco dello 0,2709.

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